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INTERVISTA — Conosciamo la giovane ideatrice della seguitissima Pagina Facebook “L’anima femminile della Juventus, le tifose”
06/02/2014
di Cristian Vitali
L’identikit del tifoso, nell’immaginario collettivo, è quello un po’ pazzo e caciarone, sgrammaticato e irascibile, con l’offesa e il vilipendio facile, la barba incolta, i tatuaggi come una seconda pelle, a volte con una bandana a coprire il capo - spesso senza capelli - traccia inequivocabile di mille battaglie combattute nelle trasferte più disparate d’Italia. Ma il calcio dei tifosi non è solo così estremo. Se negli anni sessanta con “La partita di pallone” le donne non sapevano nemmeno cosa fosse un campo di calcio, e il fuorigioco più difficile da capire di una ricetta thailandese, oggi molte ragazze si sono avvicinate a questo sport, a volte capendoci più dell’uomo. Soprattutto in veste da tifose seguono, si informano, gioiscono in maniera genuina ma sanno riconoscere i giocatori, sono orgogliose di indossare una sciarpa o una maglia con i simboli distintivi della propria squadra.
Sono poche, però quelle che fanno del proprio tifo ben più di una passione sviscerale, riuscendo a distinguersi realizzando qualcosa di originale, non limitandosi a guardare le partite allo Stadio o davanti alla televisione.
E’ il caso di Delia, simpatica e determinata ventenne siciliana con la Juve davvero nel cuore e nella mente, che nel 2011 ha creato una Pagina Facebook dedicata alle tifose della Vecchia Signora, chiamata appunto “L’anima femminile della Juventus, le tifose”, che in poco più di due anni, in sordina e senza traini pubblicitari o spinte grazie alle pubblicazioni di un Blog associato, ha raccolto la bellezza di oltre 25.000 seguaci, numeri importanti paragonabili a Pagine di siti sportivi di informazione ben più conosciuti. Facendo da apripista: da allora, infatti, la sua Pagina ha dato il “la” alla creatività delle tifosi femminili nei social network, ed oggi può vantare numerosi tentativi di imitazione. Abbiamo voluto incontrarla per capire le ragioni di questa passione e del suo successo.
Ciao Delia, raccontaci qualcosa di te e di come sei arrivata alla decisione di aprire questa Pagina che ha avuto – e sta avendo – davvero molto successo.
«Ciao e grazie per l’intervista! Mi chiamo Delia, ho 19 anni e sono siciliana. Amo alla follia il calcio e la Juventus, direi che sono una “football addicted”. La mia pagina è nata per “dare voce” alla parte femminile della tifoseria Juventina e per dimostrare che anche le donne possono amare alla follia il calcio ed una squadra, in questo caso la Juventus»Quali sono i principali obiettivi che ti poni con questa Pagina? Come hai avuto modo di capire, nel tempo, dove nasce il gradimento degli utenti che ti seguono?
«Il mio principale obiettivo, come ti ho detto, è quello di “portare alla luce” la realtà delle tifose e di abbattere i pregiudizi degli uomini nei nostri confronti. Molti pensano che il calcio sia uno sport esclusivamente maschile e pensano anche che le donne seguono il calcio solamente per i calciatori “fighi” ma ti assicuro che non è così. In questi due anni sono riuscita a far ricredere molti Juventini riguardo noi tifose, questo è già un piccolo traguardo! Nella pagina ci sono diverse tipologie di utenti e l’ho capito col tempo: alcuni apprezzano solo le notizie calcistiche, altri apprezzano anche le curiosità riguardo il mondo bianconero. Data la varietà di utenti che seguono la pagina, ci sono tantissimi album: da quelli dedicati alle famiglie dei bianconeri, ai “fuori dal campo”, altri dedicati agli eventi e non mancano quelli dedicati alle “Juventus Legends” e ai settori giovanili della Juventus. Per me, infatti, sono importantissimi sia il settore giovanile che quello delle “Legends”, a cui sono legatissima»Hai avuto riscontri o apprezzamenti anche da personaggi famosi? Su tutti, i giocatori della Juve?
«I giocatori della Juventus, a quanto ne so, non la conoscono. La conoscono, però, molti parenti e amici dei bianconeri. E poi Gianni Balzarini, giornalista Mediaset, è un fan della mia pagina e mi ha sempre fatto tanti complimenti e questa cosa mi rende orgogliosa!»Giusto! Ma la Pagina, in confidenza, la gestisci solo tu o ti aiuta qualcuno?
«La gestisco da sola, credo che sia meglio così»Dove e quando nasce la tua passione per la Juventus? Perché lei e non un’altra? (N.D.R.: Sembra che stia parlando di donne!)
«Io sono nata juventina! Mio Zio, che è milanista, mi racconta spesso che da piccola volevo sempre indossare la mia maglia della Juve e gridavo “Del Piero” in continuazione. Come mai tifo per la Juventus? Beh, la risposta è semplice. Lei è l’unica squadra che riesce a farmi emozionare, a farmi piangere dalla felicità o dalla tristezza, a farmi incazzare, a farmi gridare come un'esaurita. Lei mi trasforma: da ragazza calma e tranquilla a “camionista”. Lei tira fuori una parte di me che esce solo quando la Juventus scende in campo, quando parlo di lei sento le farfalle nello stomaco. Verso di lei provo una passione ed un amore sincero e profondo, insomma quell'amore puro che non potrà mai finire»Sembra quasi tu stia parlando di un ragazzo! Quale giocatore della storia della Juventus apprezzi di più? Facile intuire che Del Piero sarà la tua risposta, e per questo ti chiedo il nome di un altro giocatore bianconero del passato.
«In effetti Alessandro Del Piero è il mio idolo e, ovviamente, continuo a seguirlo anche nella sua avventura australiana. Io sono una nostalgica e sono legatissima alla Juventus del passato, in particolare a quella di Lippi. David Trezeguet è uno di quei calciatori che mi è rimasto nel cuore perché, come dice il coro “Quando gioca segna sempre Trezeguet”, ci ha regalato tantissimi gol ed emozioni e io per questo gli sarò sempre riconoscente»Veniamo adesso al nostro “esamino”... In ogni intervista ci siamo posti l’obiettivo di toccare con qualche domandina il delicato argomento del nostro Blog, dedicato ai bidoni e alle meteore straniere del calcio italiano. A proposito, lo conoscevi? Sii sincera. Poi dimmi cosa ne pensi.
«Ho conosciuto il vostro Blog tramite Twitter, è molto originale e mi piace moltissimo!»Grazie, troppo gentile! Qual è il tuo “bidone” preferito, tra i tanti? Quello che ti ha colpito di più o che ricordi con maggiore tristezza perché ha fatto danni alla tua squadra?
«Il mio “bidone” preferito è Diego Ribas Da Cunha, avrei voluto vederlo giocare in una Juventus diversa da quella degli anni in cui ha militato nella nostra squadra, poteva dare molto alla Juventus. Non mi è mai piaciuto Poulsen, forse anche perché Claudio Ranieri lo preferì ad uno dei miei calciatori preferiti: Xabi Alonso»Per la cronanca, nell’Edizione del 2010 della nostra votazione annuale, il Calciobidone, Diego arrivò terzo. Lo sai che nell’ultima Edizione hanno praticamente trionfato due ex juventini, Anelka e Bendtner (N.D.R.: rispettivamente primo e terzo)? Cosa ne pensi? Tu hai votato?
«Si, lo so. e sinceramente me l’aspettavo. Non poteva essere altrimenti! E’ una scelta giusta, non sono stati per niente decisivi alla Juventus. Ho votato anche io ma non ti dico chi!» (sorride, N.D.R.)Potremmo fare un chiosa alla “si faccia una domanda e si dia una risposta”, ma preferisco che tu mi lasci un messaggio che vuoi rivolgere ai tuoi “seguaci”! Hai campo libero!
«Approfitto dello spazio che mi stai lasciando per ringraziare chi mi segue dal 7 Aprile 2011 e anche chi mi segue da pochi minuti. I fans della mia pagina sono importantissimi per me, senza di loro la pagina non avrebbe alcun senso. Grazie per tutto e continuate a seguirmi... fino alla fine!»
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