Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

NEWS — LIBRI

«Cuori Tifosi»
(di Maurizio Martucci)


Quando il calcio uccide. I morti dimenticati degli stadi italiani”: oltre trenta tragiche storie di passione e morte


01/06/2011

di Cristian Vitali

La loro storia si intreccia indissolubilmente a quella del nostro Paese e dello sport più amato dagli italiani: il calcio. I loro nomi non sono famosi, ma per le “curve” a cui appartenevano sono scolpiti nella pietra, impossibili da dimenticare. Lavorando su archivi, documenti inediti e testimonianze di prima mano, per la prima volta un libro racconta le storie di decine e decine di uomini, donne e ragazzi morti di tifo. Uccisi nell’insensata guerra fra ultras, ammazzati da stadi colpevolmente fatiscenti, colpiti dall’eccesso di repressione delle forze dell’ordine. “Cuori tifosi” è il canto di dolore di tutti gli stadi italiani, in un Paese che vive di calcio e troppo spesso, purtroppo, di calcio muore. E che, soprattutto, fatica a ricordare.
Titolo: «Cuori Tifosi»
Autore: Maurizio Martucci
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 480
Prezzo: € 18,00
Pubblicazione: 09/2010
RECENSIONE — “Cuori Tifosi” è un’indagine minuziosa ed accurata, un viaggio esaustivo in uno degli aspetti tanto tragici quanto dimenticati negli angoli più oscuri del mondo del pallone, il volto drammatico del calcio della Penisola: le vite inspiegabilmente perdute di persone comuni, con una propria vita, le proprie passioni, le amicizie, il lavoro. Colpevoli solo di essersi trovate nel posto sbagliato al momento sbagliato. “Quando il calcio uccide: i morti dimenticati degli stadi italiani”, recita il sottotitolo del libro del giornalista Maurizio Martucci. Teatro uno stadio o zone limitrofe; in ogni caso c’è sempre di mezzo una partita di calcio, che fa da sfondo ad una disgrazia inaspettata: scontri, incidenti, domeniche maledette in cui basta poco perché ci scappi il morto. Dall’Olimpico di Torino al famigerato Hysel belga – quello delle 39 persone schiacciate in tribuna – Martucci ha il merito di portare alla luce fatti, retroscena e testimonianze sconosciute al grande pubblico, di dar voce ai parenti e agli amici delle persone scomparse: ragazzi e figli, padri di famiglia e tifosi, uccisi da rappresaglie degli ultras, da strutture sportive desolatamente fatiscenti, dall’eccesso di zelo da parte delle Forze dell’ordine. L’analisi – compiuta analizzando documenti processuali, testimonianze dirette e vecchi articoli di giornale – parte da Viareggio nel lontano 1920 con Augusto Morganti, la prima vittima del calcio italiano, passa per nomi ormai noti quali Vincenzo Paparelli e Gabriele Sandri, e si conclude nel 2009 con il fatale incidente di Eugenio Bortolon, precipitato da una balaustra del Tardini. La pura cronaca di quelle tragiche fatalità si accompagna ad una vera e propria denuncia sociale verso le Istituzioni, colpevoli di lasciare allo sbando le infrastrutture sportive, fatiscenti ed insicure, e di non assicurare alla Giustizia i diretti responsabili della morte di persone innocenti, raccogliendo la voce straziante delle madri o il grido strozzato dei padri delle vittime e la rabbia delle famiglie che vivono nel ricordo dei loro cari perduti per sempre. Un viaggio crudo e scioccante e coinvolgente ma purtroppo, terribilmente vero. Per non dimenticare le tragedie che hanno funestato il calcio italiano.

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