Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Kenneth Zeigbo


Luogo di Nascita:

Enugu (Nigeria)


Data di Nascita:

16/06/1977


Ruolo:

Attaccante


Posizione:

Centravanti


Squadre:

Venezia,
L’Aquila,
Belluno,
Prix Camisano,
Villasimius,
Castiadas,
Gaeta
Civitavecchia

Voto al Bidone:

8


In una parola:

Sorvegliato



Kenneth Zeigbo


Un bizzarro bomber nigeriano sprofondato nei dilettanti


21/03/2010

di Cristian Vitali

«Ho l’occasione per dimostrare nel campionato più difficile del mondo le mie qualità. Conosco i difensori italiani, li ho sperimentati affrontando il Vicenza. Ho visto in videocassetta il Venezia e mi ha conquistato: aggressivo, come piace a me»
(Kenneth Zeigbo, attaccante Venezia)

Nel 1998 il Venezia conquistò la promozione in Serie A, a distanza di oltre 30 anni dall’ultimo torneo disputato (1967). Nel calciomercato estivo il Presidente Zamparini acquistò questo legnoso centravanti nigeriano, che aveva segnato caterve di reti in Patria, ma aveva all’attivo solo un’esperienza in Europa, nella squadra polacca del Legia Varsavia, dove realizzò appena 5 marcature. Nella squadra veneta, che riuscì a salvarsi brillantemente solo grazie ai provvidenziali innesti di Recoba e Maniero nel suo reparto, raccolse la miseria di due fugaci apparizioni: 2 minuti al "Penzo" contro il Cagliari, e un quarto d'ora a Piacenza, dove si becca un 5 in pagella che viene motivato così: «Ha peso fisico ma non trova soluzioni». Una leggenda metropolitana lo vedeva impiegato come commesso in uno dei tanti ipermercati “Emmezeta”, di proprietà di Zamparini, salvo poi riciclarlo come attaccante.

«Zeigbo mi ricorda molto Weah»
(Maurizio Zamparini, Presidente Venezia)
Dopo una prolifica esperienza in Libia, tornò in Italia per giocare a L’Aquila (Serie C1). Durante tale esperienza fu squalificato a causa di una sua eccessiva reazione ai ripetuti insulti razzisti che gli venivano rivolti dai tifosi. Stessa sorte (ben 6 giornate di squalifica) due anni più tardi, al Belluno (C2): colpì con un violento pugno al petto un avversario e poi offese pesantemente l’arbitro. A scatenare la sua rabbia furono sempre degli offese a sfondo razzista, questa volta provenienti da un giocatore, cosa ben più grave. Zeigbo soffrì molto a causa di questi stupidi insulti, la qual cosa condizionò pesantemente il suo rendimento: gli unici 2 gol che riuscì a realizzare in Italia, tra i professionisti, saranno messi a segno con la maglia del capoluogo abruzzese. Nel 2005 scese tra i dilettanti del Prix Camisano (Provincia di Vicenza) e poi, dopo un anno e mezzo di attività, nel 2007 passa al Villasimius (Provincia di Cagliari), militante anch’esso nelle categorie regionali. Nel 2010 passa al Castiadas, con il quale resta fino a Gennaio 2012, quando passa al Gaeta.
AGGIORNAMENTI — Lasciata Gaeta, approda al Civitavecchia, dove decide di chiudere la carriera al termine della stagione che vede i laziali retrocedere in Eccellenza. Si stabilisce a Mestre e dopo aver collaborato con la locale squadra di calcio per allenare le Juniores, inizia a lavorare per una società di vigilanza, ma il suo sogno resta quello di prendere il patentino da allenatore per insegnare ai bambini a giocare a calcio.


Stagione Squadra Presenze Reti
1996-97 Enugu Rangers 8 6
1997-98 Legia Varsavia 17 5
1998-99 Venezia 2 -
1999-00 Al Ain FC 22 13
2000-01 Al Ahly 15 15
2001-02 L’Aquila (C1) 11 2
2002-03 Venezia (B) 3 -
2003-04 Belluno (C2) 4 -
2004-05 Belluno (C2) 9 -
2005-06 Camisano (E) 15 10
2006-07 Inattivo
Gen. 07 Villasimius (E) 40 17
2010-12 Castiadas (D) 24 3
Gen. 12 Gaeta (D) 10 -
2012-13 Civitavecchia (D) 24 3
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