Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Alex Von Schwedler


Luogo di Nascita:

Santiago (Cile)


Data di Nascita:

17/02/1980


Ruolo:

Difensore


Posizione:

Centrale Sinistro


Squadra:

Bari

Voto al Bidone:

8


In una parola:



Alex Von Schwedler


Atipico difensore cileno: nome teutonico, scarse qualità


08/08/2009

di Cristian Vitali

«Ho piedi da sudamericano e fisico da europeo»
(Alex Von Schwedler, difensore Bari | «La Repubblica», 31/01/2003)

Cileno ma in possesso del passaporto tedesco (e con un cognome così non poteva essere altrimenti), arrivò a Bari proprio l’ultimo giorno del calciomercato, il 30 Gennaio 2003, firmando un contratto quadriennale, con un prezzo di acquisto di circa 700.000 Euro e un passaporto da comunitario, ottenuto dopo aver raccolto e prodotto tutta la documentazione necessaria per provare l’origine tedesca del nonno paterno. L’allora allenatore Marco Tardelli si disse molto fiducioso sulla campagna acquisti del mercato di riparazione attuata dalla dirigenza, lasciandosi andare ad alcune dichiarazioni oltremodo ottimistiche. Basti pensare che l’anno precedente la Lazio aveva pensato a lui, e lo inseguì a lungo, addirittura per sostituire Alessandro Nesta! Un giornalista chiese al tecnico pugliese: «Quali mosse avranno il suo marchio D.O.C. nella rinascita del Bari?». Egli rispose: «Soprattutto il lancio del cileno Von Schwedler come marcatore, perché Alex è tipo tosto, che concede poco all’avversario diretto». Pessimo profeta! Il cileno non riuscì a combinarne una buona, senza quindi riuscire a conquistare un posto da titolare. Già nel Luglio 2004 il nuovo tecnico Guido Carboni lo mise nella lista dei cedibili in buona compagnia, insieme a Markic e Pizzinat.

«Tre anni fa sono stato eletto miglior libero del mio campionato. Posso giocare anche da stopper»
(Alex Von Schwedler, difensore Bari | «La Repubblica», 31/01/2003)
Seguì anche una operazione per appendicite, sopraggiunta proprio quando le parecchie assenze tra i biancorossi nel pacchetto arretrato avrebbero potuto fargli guadagnare i galloni da titolare. Pertanto fu libero di trovarsi un’altra squadra. Ma dopo un periodo di prova al Colonia, la squadra tedesca decise di non tesserarlo. Nel Gennaio del 2005 viene definitivamente ceduto al SV Salisburgo, in Austria, nel club che pochi mesi dopo – precisamente il 6 Aprile – verrà acquistato dalla società austriaca di bevande Red Bull. Curiosa è la situazione per cui, in seguito al passaggio di proprietà, la squadra ha cambiato nome, colori sociali e gagliardetto, diventando Red Bull Salisburgo. Questa condizione ha creato forte malcontento nella tifoseria e che l’ha divisa fra coloro che comunque sostengono la squadra rivoluzionata e coloro che non l’accettano. E il cileno ci è capitato proprio in mezzo. Nel 2006 se ne va in Portogallo, al Marìtimo, nel 2007 tenta una breve esperienza a Cipro e nel 2008 torna sulla penisola iberica: firma per il Belenenses. Torna poi a giocare in Cile dal 2009.


«Alex è stato sfortunato perché quando sono arrivato io, lui non era disponibile per vari motivi. L’ho visto abbastanza bene nell’amichevole di Castellana Grotte e contro l’Atalanta potrebbe tornarci utile»
(Giuseppe Pillon, allenatore Bari | «La Repubblica», 07/05/2004)

Stagione Squadra Presenze Reti
1999-02 Universidad De Chile 94 5
2002-03 Bari (B) 13 -
2003-04 Bari (B) 15 -
2004-05 Bari (B) 5 -
Ggen. 05 SV Pasching 2 -
2005-06 Red Bull Salisburgo 6 -
2006-07 Marìtimo 14 1
2007-08 Alki Larnaca FC 23 -
2008-09 Belenenses 10 -
Gen. 09 Colo Colo
Gen. 10 Real Espana
2010-11 CD Everton
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