Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Darko Pancev


Luogo di Nascita:

Skopje (Macedonia)


Data di Nascita:

07/09/1965


Ruolo:

Attaccante


Posizione:

Centravanti


Squadra:

Inter

Voto al Bidone:

8,5


In una parola:

Incompreso



Darko Pancev


“Cobra” in patria, “Ramarro” in Italia: Bagnoli insegna


12/03/2006

di Cristian Vitali

«Il mio punto di forza è la velocità in area. Quando il pallone arriva dalle mie parti non perdono»
(Darko Pancev, attaccante Inter)
«In Jugoslavia sono stato capocannoniere del campionato per quattro volte. Non dico che farò altrettanto in Italia perchè so che le difficoltà saranno maggiori, ma aspettate prima di giudicare. L’Inter ha un attacco molto potente: io, Sosa e Schillaci possiamo segnare gol a grappoli»
(Darko Pancev, attaccante Inter)

Il 7 Settembre 1965, nella ridente Skopje (Capitale della Macedonia) nacque Darko Pancev, meglio conosciuto come “Cobra” (per la cronaca, divenne poi “Ramarro” in Italia). Pancev, attaccante puro, esordì nella locale squadra del Vardar nella stagione 1982/83, e lì restò fino al 1988, anno in cui fu acquistato dalla Stella Rossa di Belgrado. In quella squadra giocò quattro anni, arrivando a vincere nel 1991 la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale, oltre a segnare qualcosa come 84 gol. Un dato impressionante. L’Inter, in crisi nel reparto offensivo, optò per l’acquisto del centravanti slavo, che arrivò così a Milano per 14 miliardi di Lire allo scopo di rinforzare un organico così composto (la seguente è una formazione-tipo del 1992): Zenga, Bianchi, Bergomi, Battistini, Ferri, De Agostini, Shalimov, Sammer, Berti, Schillaci e... Pancev. Osvaldo Bagnoli disse di lui: «Dite che con Pancev bisogna avere pazienza perché è macedone? Sarà... ma io sono della Bovisa e non sono mica un pirla!». Difficile dargli torto: in 12 presenze, Darko segnò la bellezza di un misero gol, ma in compenso furono tanti e clamorosi quelli falliti, alcuni a due metri dalla porta avversaria. I fatti dettero ragione all’allenatore.

«Lo capisco, lui ha sempre giocato così, ha segnato molto e ha vinto tanto, ma io pretendo altro. Se lui è slavo, io sono di Milano. E qui non siamo mica dei pirla. Pancev pensa: perchè dovrei cambiare, se ho vinto tutto comportandomi così? Non mi interessa quello che è stato; all’Inter, deve capire che si può giocare diversamente»
(Osvaldo Bagnoli, allenatore Inter)
«In nove anni da professionista ho giocato con tanti allenatori e ho provato tanti moduli. Ho sempre fatto bene, ho sempre vinto. Non capisco perchè non possa trovare spazio negli schemi di Bagnoli»
(Darko Pancev, attaccante Inter)

Ceduto per disperazione al Lipsia, in Germania, nel Gennaio del 1994, tornò in Italia la stagione successiva, in tempo per giocare fino alla fine del campionato (7 presenze, 2 gol). Finì i suoi giorni (sportivi ovviamente) al Sion, nel 1997. Da quando ha appeso le scarpe al chiodo, si è dedicato all’attività di procuratore, poi ha collaborato con il club locale del Vardar Skopje. E’ stato anche tra i candidati per la carica di allenatore della Nazionale macedone. Nel Luglio del 2007 Platini gli ha consegnato la “Scarpa d’Oro” a lui negata nel 1991: all’epoca la Federazione di Cipro segnalò un giocatore sconosciuto che avrebbe segnato ben 40 gol, ma alla lunga si è scoperto che c’era qualcosa che non andava e quindi, anche se dopo tanto tempo, hanno deciso di premiare chi effettivamente aveva meritato di vincere quest’ambito premio. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire. Anche se, in ogni caso, in Italia sarà per sempre ricordato come una delle “bufale” più clamorose.


«Sono felicissimo di questo trasferimento. In Coppa dei Campioni ci tornerò già l’anno prossimo, ma con l’Inter. So che la concorrenza sara’ spietata, meglio, perchè più un traguardo è difficile e più c’è gusto a raggiungerlo»
(Darko Pancev, attaccante Inter)

«Da qui a Belgrado le differenze non sono abissali. Non dimenticate che sono stato Campione d’Europa per club e che ho vinto l’Intercontinentale»
(Darko Pancev, attaccante Inter)

«Si muove poco, ma quando tira è un cecchino infallibile»
(Salvatore Schillaci, attaccante Inter)

«Il macedone è un grosso opportunista, uno che se vede un pallone girare in area lo butta dentro. Merita la mia fiducia»
(Osvaldo Bagnoli, allenatore Inter)

«Deve cambiare mentalità se vuole avere un posto sicuro in squadra. Deve partecipare di più all’azione e tornare indietro quando serve. So che può farcela e insisterò su questo. C’è riuscito il Milan con Van Basten che adesso si smarca e cambia posizione con Papin, che a sua volta gioca anche da seconda punta, non vedo perchè non dabba farlo Pancev»
(Osvaldo Bagnoli, allenatore Inter)

«Capisco Pancev. Succedeva anche a me l’anno scorso. Mi spiace che si sia fatto tanto rumore sui suoi errori»
(Salvatore Schillaci, attaccante Inter)

«Non se ne parla nemmeno. Da qui non mi muovo e non vado in una squadra che è ultima in classifica. All’Inter hanno voglia di scherzare»
(Darko Pancev, attaccante Inter, alla notizia del suo trasferimento al Lipsia)

«Ho scordato tutto il passato nerazzurro, sono qui con grande voglia di fare, di far capire quanto valgo. Che non sono il giocatore delle rare presenze in nerazzurro. Anche a Lipsia nella scorsa stagione è stato un dramma. Ho segnato solo un gol nelle ultime dieci partite e siamo anche retrocessi. Adesso Pancev cambia tutto, mentalità e voglia di dare il massimo anche in allenamento. Sono convinto di far bene, mi piace l’allenatore Bianchi perchè parla a viso aperto. Io chiedo solo che mi venga data l’opportunità di giocare tre-quattro partite di seguito»
(Darko Pancev, attaccante Inter, al suo ritorno dal prestito al Lipsia)

«Due stagioni fa ho realizzato molte reti nelle amichevoli e in Coppa Italia. Non sono “scarso”. Sono incompreso»
(Darko Pancev, attaccante Inter)

«Sono convinto che avrò il mio spazio. Non sono vecchio e ho più esperienza»
(Darko Pancev, attaccante Inter)

«Ho una specialità che pochi hanno: faccio gol. E i gol sono tutto per una squadra specie per l’Inter che fatica molto a trovare la via della rete»
(Darko Pancev, attaccante Inter)

«Adesso i compagni si fidano di me e sono certo che Bianchi mi farà giocare»
(Darko Pancev, attaccante Inter)

«All’epoca sarei potuto andare nei più grandi club d’Europa, che venivano direttamente a Belgrado per farmi delle proposte. Nel 1991 firmai un precontratto con il Milan, poi annullato perchè avevano troppi stranieri»
(Darko Pancev)

Stagione Squadra Presenze Reti
1982-88 Vardar Skopje 151 74
1988-92 Stella Rossa Belgrado 91 84
1992-93 Inter 12 1
1993-94 Inter - -
Feb. 94 VFB Leipzig 10 2
1994-95 Inter 7 2
1995-96 Fortuna Dusseldorf 14 2
1996-97 Sion 5 -
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