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Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Hans Dieter Mirnegg
Klagenfurt (Austria)
24/05/1954
Difensore
Terzino Sinistro
Como
8,5
Poliedrico
Un semisconosciuto terzino austriaco, sciatore mancato
26/08/2006
di Cristian Vitali
Questo ignoto terzino austriaco nacque in una città ben più conosciuta per gli sport invernali che non per il calcio, visto il clima perennemente contraddistinto dalla bianchissima neve. Infatti, sin da giovane, Hans si avvicinò allo sci, visto che, tra l’altro, ebbe modo di conoscere il famoso sciatore Franz Klammer (classe 1953), una vera leggenda: non ha caso l’hanno soprannominato Kaiser Franz, l’Imperatore, e non è un distintivo appiccicato a caso come si fa proprio nel mondo del pallone, dove ci sono stati Principi, Profeti, Re, Faraoni e persino un Imperatore (Adriano), che però meno Imperatore non si poteva. E’ infatti considerato il più forte discesista di sempre. E non solo per i trofei conquistati e i record tuttora imbattuti. No, il fatto è che quando scendeva lui, non ce n’era per nessuno. Klammer prese a simpatia il giovane Mirnegg, spesso allenandosi insieme a lui. Questo tipo di sport, come è noto, era però molto costoso e la sua famiglia non se la passava certo bene. Perciò, visto che non navigava nell’oro e considerato che comunque amava lo sport, ripiegò sul calcio, un pò in forte ritardo rispetto agli altri ragazzi, visto che entrò a far parte delle Giovanili della locale squadra del Klagenfurt solamente a 17 anni.
Dopo un’esperienza biennale in Germania, nell’Estate del 1981 fu acquistato dal Como, club che era alla ricerca di un difensore che potesse sopperire alla partenza di Pietro Vierchowod, ceduto nel frattempo alla Fiorentina. La ricerca del Direttore Sportivo dei lariani Cecco Lamberti giunge a Duisburg dove scova un difensore che, secondo lui, si “sposa” alla perfezione con le esigenze della squadra. Ma se di lì a poco il “Pietrone” divenne un grande, il suo sostituito austriaco deluse nella maniera più completa. A parole aveva nella duttilità la sua qualità migliore, visto che poteva giocare terzino, mediano, stopper o libero a seconda delle esigenze tattiche. Ma in pratica, quello che doveva essere un pregio, per lui divenne un difetto, visto che giocò male in tutti questi ruoli. Privo di personalità e non troppo forte nei contrasti, giocò complessivamente solo 11 gare con i lariani, alla fine dei giochi retrocessi in Serie B. La stagione comasca si conclude infatti in modo disastroso: ultimo posto a 8 punti dalla salvezza, con peggior difesa (42 reti subite in 30 partite) e peggior attacco (soltanto 18 reti segnate) del campionato, 3 vittorie, 11 pareggi e 16 sconfitte! Sembrava dovesse rimanere a giocare anche nel torneo cadetto la stagione seguente, ed invece non fu mai utilizzato, per cui, visto come si erano messe le cose, chiese la cessione e se ne tornò in Patria, dove chiuderà la carriera agonistica. Rimase pochissimo in Italia e ancora oggi tantissimi tifosi – anche fra quelli comaschi – si domandano cosa ci fosse venuto a fare. Sarà stato per il fascino delle cime innevate delle Alpi?
«So di poter contare su di lui. Il ragazzino ha qualità e dire che, reduce com’è dal Ramadan, in questi giorni non è brillantissimo»
(Alberto Zaccheroni, allenatore Milan)
«Lo conosco poco, ma per quello che ho visto, se ha la testa giusta, fra tre o quattro anni può essere uno dei protagonisti del nostro campionato»
(Silvio Berlusconi, Presidente Milan)
| Stagione | Squadra | Presenze | Reti |
| 1973-74 | Austria Klagenfurt | ||
| 1974-79 | Voest Linz | ||
| 1979-81 | MSV Duisburg | 48 | 1 |
| 1981-82 | Como | 11 | 1 |
| 1982-83 | Como (B) | - | - |
| 1983-86 | Wiener SK Wien | ||
| 1986-87 | Vorwarts Steyr |
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