Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Michael Hatz


Luogo di Nascita:

Vienna (Austria)


Data di Nascita:

17/11/1970


Ruolo:

Difensore


Posizione:

Centrale Destro


Squadre:

Reggiana,
Lecce

Voto al Bidone:

7,5


In una parola:

Inadatto



Michael Hatz


Lo stopper austriaco dal cognome alquanto significativo


12/03/2006

di Cristian Vitali

«Corono il sogno della mia vita, posso garantire alla Reggiana un buon rendimento, perciò sono ottimista»
(Michael Hatz, difensore Reggiana | «La Stampa», 20/06/1996)

Nella stagione 1997/98 l’allora mister del Lecce Prandelli, che aveva ereditato la squadra in Serie A dopo la doppia promozione conquistata da Giampiero ventura, dopo i primi veri test in Coppa Italia ed in campionato, aveva richiesto alla dirigenza un terzino destro dalle propensioni offensive, vista la totale assenza di uomini in squadra capaci di interpretare al meglio quel ruolo senza snaturare le proprie caratteristiche. Così, il lungimirante Peppino Pavone (pare sia stato lui l’autore di questo “affare”), che nel frattempo aveva da liberarsi della “patata bollente” Pietro Parente che aveva provato il suo “destro” su diversi suoi compagni, decise di rispedirlo al mittente (la Reggiana) inserendolo in uno scambio con un altro giocatore. Il prescelto fu Michael Hatz, considerato un onesto difensore austriaco, scommessa di Dal Cin per la Reggiana neopromossa in A (ed immediatamente retrocessa). Il dirigente reggiano, di fronte alla proposta, non credeva alle proprie orecchie e si affrettò a concludere l’operazione.

«Di Hatz so poco: ma è un nazionale, non avrà difficoltà a integrarsi»
(Nenad Sakic, difensore Lecce)
«Hatz si allena disciplinatamente e non mi ha mai manifestato rammarico o disappunto per il fatto che non giochi»
(Cesare Prandelli, allenatore Lecce)
Infatti l’austriaco tutto poteva essere meno che un terzino fluidificante. Tant’è che i mesi trascorsi nel Salento dal simpatico Michael furono meno di quattro: arrivato a metà Settembre, fece ritorno in Austria nel Rapid Vienna all’inizio di Gennaio. Come dire, appunto, un acquisto “mirato”. In campo non ha lasciato tracce indelebili: due sole presenze contro Roma ed Inter formano il suo carniere in giallorosso. Quindi, è stato anonimo anche in quella comparsata a Lecce, oltre che nella stagione precedente in Emilia, dove giocò con molta sufficienza in 25 occasioni. Scommessa persa. E’ stato uno dei simboli (in negativo) della Reggiana che precipitò rovinosamente in B centrando il non invidiabile record del numero minimo di vittorie in casa nella massima Serie: nessuna! Una leggenda metropolitana racconta che arrivò in netto ritardo alla sua presentazione nella sede sociale granata, poiché pare addirittura che non riuscisse a trovare la città “Reggiana” nella cartina. Dopo la sua deludente parentesi italiana, Hatz è andato pian piano ritrovandosi nella Bundesliga austriaca, suo ambiente naturale. Ma dopo quella tribolata stagione, che lo ha visto cambiare per tre volte il colore della casacca, ha perduto il posto in Nazionale, con la quale ha totalizzato appena 9 presenze. Si è quindi ritirato nel 2005.


«A Reggio Emilia mi volle Franco Dal Cin perchè aveva bisogno di un rinforzo nelle retrovie»
(Michael Hatz)

«Alla Reggiana credo di aver fatto tutto il possibile per evitare la retrocessione che ci punì oltre i nostri demeriti. Ricordo che pareggiavamo sempre e raramente riuscivamo a vincere»
(Michael Hatz)

«A Lecce vissi, con Prandelli, un torneo molto tribolato»
(Michael Hatz)

Stagione Squadra Presenze Reti
1990-96 Rapid Vienna 137 7
1996-97 Reggiana 25 -
1997-98 Reggiana (B) 1 -
Ott. 97 Lecce 2 -
Gen. 98 Rapid Vienna 88 3
2001-05 Admira Wacker 106 3
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