Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Serge Aristide Mhinseia Diè


Luogo di Nascita:

Abidjan (Costa d’Avorio)


Data di Nascita:

04/10/1977


Ruolo:

Centrocampista


Posizione:

Interno


Squadre:

Reggina,
Avellino,
Benevento

Voto al Bidone:

8,5


In una parola:

Pacifico



Serge Aristide Diè


Un giocatore di altri tempi dal nome a dir poco ridicolo


18/12/2008

di Cristian Vitali

«Per me è come un figlio, mi deve riconoscenza e rispetto per averlo riscattato in estate dal Benevento. E ho puntato su di lui: quindi sono sicuro che proseguirà con noi»
(Pasquale Casillo, Presidente Avellino)

Misterioso giocatore ivoriano, quasi irrintracciabile negli annali (e nei ricordi dei tifosi) del calcio italiano. Portato in Italia nel 1997 dalla Reggina, che lo prelevò dall’Africa Sports, club della Capitale ivoriana, Diè – che sembra più un insulto che un vero cognome – giocò appena 10 scampoli di partita in Serie B nel giro di due stagioni, per poi avere il privilegio di far parte della “rosa” dei calabresi che si apprestarono a disputare nel 1999, per la prima volta nella loro storia, la massima Serie. Si mise in mostra grazie ad ottime prestazioni nel Mondiale Under 20 disputato con la Nazionale della Costa d'Avorio. Tuttavia, nonostante l’inizio promettente (con tanto di figurina Panini in bella vista), il buon Serge giocò solo in 3 occasioni, che si ridussero miseramente a una soltanto nella stagione successiva. Nel 2001, visto il suo scarso impiego, preferì rescindere il contratto e ricominciare all’Avellino, in C1, dove disputerà la sua ultima stagione italiana, condivisa tra gli irpini e i giallorossi del Benevento. Nella sua esperienza irpina riuscirà a realizzare il suo primo e unico gol aprendo le marcature, dopo soli tre minuti, nel pareggio contro la Vis Pesaro (2-2) del 14 Ottobre 2001. Seguirà un periodo di appannamento, durante il quale, per qualche settimana, rivisse l’incubo vissuto a Reggio Calabria, con il posto da titolare messo seriamente in discussione. Fortuna vuole che, nella finestra del mercato di Gennaio, il Benevento chieda al patron dei Lupi, Pasquale Casillo, un centrocampista con il quale poter rinforzare il reparto in questione.

La scelta ricadrà, appunto, su Serge Dié, il quale approderà nel Sannio, per metà stagione, con la formula della comproprietà: saranno in totale dieci presenze senza reti con le Streghe al termine della stagione 2001/02. Nella sessione successiva di mercato, l’Avellino, rimasto in terza serie, deciderà di ridimensionare ulteriormente i propri piani e di riscattare Dié alle buste. La stagione seguente si assiste a una sorta di rinascita: torna nel giro della Nazionale ivoriana e inizia ad essere già adocchiato da diverse società di Serie A e B. Ma, ben presto, le lusinghe dei vari club (tra cui Bologna, Sampdoria e Torino) finiscono evidentemente per distrarre il centrocampista biancoverde, il quale, dopo l’espulsione nel derby contro il Benevento (1-0 per i sanniti al “Santa Colomba”), farà collezione di prestazioni negative, che culmineranno con un disdicevole episodio che probabilmente ha influito pesantemente sulla sua decisione di lasciare l’Italia. Il 7 Gennaio 2003, poco prima dell’inizio di una seduta di allenamento allo Stadio Partenio, l’attaccante Alessandro Pellicori fu preso di mira da alcuni tifosi, che lo schiaffeggiarono. Proprio in quel momento sopraggiunse il nostro Diè, che fu accerchiato da almeno quattro persone che lo colpirono con pugni e schiaffi. Lo stesso giocatore in serata si fece accompagnare in Ospedale per un malore, sopraggiunto probabilmente a causa dello spiacevole episodio. Scosso e impaurito, lasciò senza rimpianti l’Italia, girovagando tra Turchia, Francia e Grecia, giocando sempre pochissimo.
AGGIORNAMENTI — Chiusa la carriera, è tornato a vivere in Costa d’Avorio con la moglie Lydia Domoraud (sorella dell’ex interista e connazionale Ciryl, conosciuta durante la permanenza in Italia del difensore) e i suoi due figli. In una recente intervista ha dichiarato di aver avviato un’attività che produce pannolini per bambini, e si è posto l’obiettivo di realizzare delle scuole calcio in Costa d’Avorio, Benin, Stati Uniti e Grecia. E’ inoltre stato nominato Ambasciatore per l’Organizzazione Mondiale per la Pace, nonchè Presidente della Manassé Foundation, un’associazione benefica che aiuta le fasce più povere della popolazione africana. Ha inoltre manifestato il desiderio di diventare Vice-Presidente dell’Africa Sports, club con il quale cominciò la sua carriera.


Stagione Squadra Presenze Reti
1996-97 Africa Sports 1 -
1997-98 Reggina (B) 6 -
1998-99 Reggina (B) 4 -
1999-00 Reggina 3 -
2000-01 Reggina 1 -
2001-02 Avellino (C1) 13 1
Gen. 02 Benevento (C1) 10 -
2002-03 Avellino (C1) 15 -
Gen. 03 Nizza 16 -
Gen. 04 Metz 8 -
2004-05 Nizza 29 2
2005-07 Kayserispor 50 1
2007-08 Ajaccio (B) 25 1
2008-10 Iraklis 35 2
2010-11 Kavala 27 2
2011-12 Veria (B) 17 1
2012-13 Kavala (B) 12 2
Gen. 13 Skoda Xanthi 26 2
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