Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Fabio Elves Eduardo Cribari Binho


Luogo di Nascita:

Cambara (Brasile)


Data di Nascita:

13/02/1975


Ruolo:

Difensore,
Centrocampista


Posizione:

Terzino Destro,
Esterno Destro


Squadre:

Empoli,
Lucchese,
Livorno,
Castelnuovo

Voto al Bidone:

6,5


In una parola:



Fabio Cribari “Binho”


Atipico esterno carioca prigioniero di un ruolo non suo


26/08/2006

di Cristian Vitali

«Sono come uno studente. Guardo e imparo. E cerco di farlo in fretta. L’impatto con l’Italia non è stato facile. Qui il calcio è molto diverso. Bisogna lavorare non solo con i piedi ma anche con la testa»
(Fabio Cribari, difensore Empoli | «Gazzetta dello Sport», 13/12/1997)

Arrivò in Italia come un perfetto sconosciuto – e così è sostanzialmente rimasto, nonostante avesse il nonno di origine italiana – visto che proveniva dal modesto club del Londrina (Serie B brasiliana): era il 1997. Cribari, solo inizialmente chiamato “Binho” (diminutivo di Fabinho), fu acquistato dal neopromosso Empoli, che tornava nella massima Serie esattamente a dieci anni di distanza dall’ultimo torneo disputato (1987/88). Nei piani della dirigenza empolese doveva sopperire alla partenza del giovane e promettente Alessandro Birindelli, acquistato dalla Juventus. E’ il fratello maggiore del più giovane e ora ben più famoso Emilson Sanchez Cribari, che arrivò l’anno seguente (1998) nelle giovanili della società toscana su sua precisa segnalazione. Sanchez avrà migliori fortune di “Binho”, visto che giocherà maggiormente nella massima Serie e sarà poi anche ingaggiato dalla Lazio. Il maggiore dei Cribari – ma solo di età – esordì il 7 Dicembre 1997 in un Brescia-Empoli 3-1; durante quella stagione giocò pochissimo, ma riuscì ad avere un sussulto d’orgoglio durante la gara di San Siro contro l’Inter, allorquando beffò il “Fenomeno” Ronaldo con un tunnel ovviamente indimenticabile. Ottenuta la salvezza, fu riconfermato e riuscì ad avere più spazio, ma sempre come comprimario, partendo quasi sempre dalla panchina; fu spesso impiegato anche sulla fascia destra di centrocampo, senza sfigurare. In seguito alla retrocessione in B dei toscani, nel Gennaio del 2000 fu ceduto alla vicina Lucchese, scendendo in C1.

«Il mio idolo? Ho sempre avuto una venerazione per Zico»
(Fabio Cribari, difensore Empoli | «Gazzetta dello Sport», 13/12/1997)
Nonostante il declassamento, in maglia rossonera si impone, diventando uno dei giocatori simbolo della squadra, e le sue ottime prestazioni nella stagione 2002/03 (condite con 6 reti, suo record personale) gli valsero la chiamata del Livorno, in Serie B, dove arrivò in prestito nel Gennaio del 2003. Tuttavia, nei 6 mesi trascorsi in amaranto giocò solo 5 gare per cui, al termine del campionato, fu rispedito al mittente. Questa seconda fase della sua esperienza con la maglia rossonera della Lucchese fu molto sfortunata: giocò pochissimo a causa di diversi infortuni. Quindi, rimasto “appiedato” dopo 3 stagioni e pochissime apparizioni, nel 2006 scende di categoria per andare a giocare nel vicino Castelnuovo, squadra di un paese in Provincia di Lucca. Al termine di quella stagione, ancora tormentato dagli infortuni, è costretto a ritirarsi, ad appena 32 anni. A detta di molti, avrebbe avuto maggiori fortune se fosse sempre stato impiegato sulla fascia destra di centrocampo come Ala, anziché come Terzino. Infatti, l’aver sempre giocato, in Brasile, con il 5-3-2, lo portava a correre molto sulla fascia e a giocare spesso in attacco. E le discese sono sempre state le sue cose migliori. Purtroppo, il fatto di doversi adattare in Italia al 4-4-2, schierato come Terzino Destro, lo ha – di fatto – impigrito e quindi snaturato nelle sue doti migliori, quelle sane sgroppate sulla rispettiva fascia di competenza. Un brasiliano atipico che, purtroppo, si è “bruciato” prematuramente, i cui frequenti infortuni hanno accelerato ulteriormente la sua uscita di scena dal calcio che conta.
AGGIORNAMENTI — Stabilitosi da anni a Lucca, città in cui ha giocato per molti anni, dopo il ritiro ha iniziato a collaborare con i Procuratori Tullio Tinti e Davide Torchia come Osservatori di giovani talenti brasiliani.


«La tristezza a volte ti salta addosso. Io la combatto passeggiando per la strada, sentendo musica o anche leggendo un buon libro»
(Fabio Cribari, difensore Empoli | «Gazzetta dello Sport», 13/12/1997)

Stagione Squadra Presenze Reti
1996-97 Londrina (B) 30 4
1997-98 Empoli 9 -
1998-99 Empoli 23 -
1999-00 Empoli (B) 12 -
Gen. 00 Lucchese (C1) 7 1
2000-01 Lucchese (C1) 26 -
2001-02 Lucchese (C1) 30 6
2002-03 Lucchese (C1) 13 2
Gen. 03 Livorno (B) 5 -
2003-04 Lucchese (C1) 4 -
2004-05 Lucchese (C1) 15 1
2005-06 Lucchese (C1) 3 -
2006-07 Castelnuovo (C2) 15 -
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