Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Jocelyn Blanchard


Luogo di Nascita:

Bèthune (Francia)


Data di Nascita:

28/05/1972


Ruolo:

Centrocampista


Posizione:

Esterno Destro


Squadra:

Juventus

Voto al Bidone:

8


In una parola:

Vagante



Jocelyn Blanchard


Un fragile e anonimo francesino, entità ectoplasmica


16/11/2008

di Cristian Vitali

«Qui si lotta sempre per vincere. Farò parte di un gruppo fantastico e voglio dimostrarmi all’altezza. Vestire la maglia bianconera è, per me, motivo di grande orgoglio»
(Jocelyn Blanchard, centrocampista Juventus, durante la presentazione)

Il 1998 è l’anno dei francesi, visto che vincono per la prima volta nella loro storia i Mondiali e i cui “gioielli” sono contesi dalle più blasonate squadre europee. Anche la Juventus quindi, che per tradizione di francesi se ne intende – vedi, tra gli altri, Platini e Zidane – decide di puntare su qualche campioncino d’oltralpe, ma stranamente ingaggia Jocelyn Blanchard, uno che i Mondiali li ha visti da casa, ma che comunque era considerato un valido gregario. Nel 1995 aveva vinto la Coppa di Lega francese con il Metz, club con in quale aveve debuttato in Ligue 1 e si rivela al grande pubblico come uno dei più performanti giocatori della stagione 1997/98, che vede il Metz terminare secondo in campionato. L’esperienza in bianconero di questo centrocampista destro, ma utilizzabile anche come centrale, inizia bene: nel precampionato realizza il (bellissimo) gol della bandiera nella partita amichevole persa per 2 a 1 contro il Newcastle.

«Anche se non conosco personalmente Deshamps e Zidane, so benissimo che si tratta di due grandi campioni. Giocare al loro fianco sarà bellissimo, così come avere per compagno di squadra un fuoriclasse del calibro di Del Piero»
(Jocelyn Blanchard, centrocampista Juventus, durante la presentazione)
Tuttavia, proseguirà molto peggio: il giocatore non si ambienta per nulla nello scacchiere bianconero, e le sue prestazioni subiscono un declino con il passare delle giornate. Lento e inadeguato, timido ed impacciato, alla fine racimola 12 presenze in campionato, 6 in Coppa Italia, 3 in Champion’s League, nessuna rete realizzata, tanta panchina e poche prestazioni decenti. Con un bilancio del genere, tale da cadere nell’anonimato, ecco che alla fine della stagione arriva una cessione annunciata, al Lens (si dice addirittura ad un prezzo superiore a quello pagato). Nel 2003 entra a far parte della squadra titolare dell’Austria Vienna, con cui ha vinto il campionato austriaco nella stagione 2005/06. Nel 2009 firma invece per l'Austria Karnten, club con il quale decide di porre fine alla sua esperienza in campo.
AGGIORNAMENTI — Terminata la carriera viene nominato Direttore Sportivo del Lens in seguito alla retrocessione in Ligue 2.


Stagione Squadra Presenze Reti
1992-95 Dunkerque (B) 106 10
1995-98 Metz 108 9
1998-99 Juventus 12 -
1999-03 Lens 127 3
2003-09 Austria Vienna 196 8
2009-11 Austria Karnten 21 1
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