Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Beto Joubert Araujo Martins


Luogo di Nascita:

Cuiaba (Brasile)


Data di Nascita:

07/01/1975


Ruolo:

Centrocampista


Posizione:

Esterno Sinistro


Squadra:

Napoli

Voto al Bidone:

6,5


In una parola:

Inespresso



Beto Araujo Martins


Per Ferlaino era meglio di Roby Baggio e di Ronaldinho


30/10/2008

di Cristian Vitali

«Giocare in Italia è un desiderio che si realizza. Fin da piccolo volevo giocare nella vostra Serie A, torneo del quale Aldair e Roberto Carlos mi hanno parlato benissimo. Riuscirò a sorprendervi»
(Beto, centrocampista Napoli, nel giorno della presentazione)
«Ha una grande tecnica e sa anche difendere»
(Luigi Simoni, allenatore Napoli)

Il brasiliano Joubert Araujo Martins, in arte Beto, sbarcò ventenne e semisconosciuto a Napoli a metà anni 90, per una cifra vicina a 6 miliardi delle vecchie Lire. Era una scommessa. Ferlaino credeva così tanto in lui che arrivò a dichiarare: «Non abbiamo bisogno di Baggio, Beto è un degno sostituto. E’ il fiore all'occhiello della nazionale olimpica di Zagalo». Alla faccia! Molti si ricordano una sua espulsione, patita nel girone di ritorno al San Paolo contro l’Inter a causa di un folle doppio fallo di mano, e per la rete realizzata in Coppa Italia proprio ai nerazzurri, che gli varrà i complimenti di Moratti. Proprio in occasione di quella gara, il famoso telecronista Bruno Pizzul lo chiamò Caio invece di Beto nell’arco di tutti i 90 minuti, confondendolo quindi con il brasiliano ex Inter: non certo un’etichetta di cui andar fiero! Eppure, bisogna dirlo, seppur con i suoi alti e bassi, i tifosi del Napoli lo presero a benvolere, tant’è il popolo azzurro protestò con il tecnico Montefusco (che aveva sostituito l’esonerato Simoni) in seguito alla sua decisione di tenerlo fuori nella finale di ritorno di Coppa Italia contro il Vicenza: al termine della gara, che vide trionfatori i veneti, i tifosi napoletani fischiarono tutti, tranne lui.

«Sarà Beto il nostro Baggio»
(Bortolo Mutti, nuovo allenatore del Napoli, poche ore di prima della cessione di Beto)
Dopo una stagione in cui aveva fatto appena intravedere le sue qualità, accompagnate da un dinamismo non proprio eccezionale a causa di una forma fisica non eccezionale e di un caratterino abbastanza irascibile, fece ritorno in Patria, dove nel frattempo si è si è costruito una carriera tutto sommato discreta, coronata da 13 presenze e 2 reti (tra il 1995 e il 1999) con la Selecao. Nell’estate del 2004 Beto ha lasciato il Vasco Da Gama per abbracciare gli yen del Sanfrecce Hiroshima, in Giappone. Ma l’epilogo negativo di questa esperienza arriva quando, ormai trentunenne, a seguito di una rissa in un ristorante, viene arrestato e quindi espulso direttamente dal Presidente della squadra del Sol Levante Masataka Kubo per comportamento non esemplare nei confronti dei sostenitori del suo club. A seguito della rissa, il club nipponico ha quindi rescisso con ignominia il contratto con Beto: «Questo incidente ha macchiato il calcio – disse il Presidente – e mi dispiace tantissimo per il grande fastidio che ha provocato ai nostri tifosi». Occhio ragazzi, che con la disciplina i giapponesi non scherzano! Tra l’altro, qualche tempo fa, è emerso un retroscena sulla sua cessione in Brasile da parte di Ferlaino: il Presidente si accordò con il Gremio per la vendita del giocatore, ma la società carioca non aveva denaro sufficiente per pagarlo. Pare quindi che, a conguaglio, volesse inserire nella trattativa un giocatore di 17 anni, tal Ronaldinho, ma giustamente il buon Corrado sentì puzza di bruciato e pretese a tutti i costi denaro contante. Se tutti gli affari li concludeva in questa maniera, possiamo capire perché il Napoli ha fatto la fine che ha fatto...


«E’ un fenomeno»
(Mario Zagallo, Commissario Tecnico del Brasile)

«Ho tanti bei ricordi. Città e tifosi fantastici. Il nostro era un gruppo che si allenava in allegria. Avevo un rapporto speciale con Boghossian e Panarelli con i quali, purtroppo, non mi sento da anni. Ogni cosa a Napoli viene ingigantita. Non ho mai saltato un allenamento, mai un ritardo. Tutte bugie sul mio conto. Il ricordo più bello? Il gol con l’Inter in Coppa Italia»
(Beto Araujo Martins)

Stagione Squadra Presenze Reti
1993-96 Botafogo 60 4
1996-97 Napoli 22 4
1997-98 Gremio 14 3
Gen. 98 Flamengo 37 7
1999-00 San Paolo 18 3
2000-01 Flamengo
2001-02 Fluminense
2002-03 Consadole Sapporo
2003-04 Vasco Da Gama
2004-07 Sanfrecce Hiroshima 55 3
Gen. 07 Itumbiara
2007-08 Brasiliense (B) 7 -
2008-09 Vasco Da Gama 11 1
Gen. 09 Confinca
2009-13 CFZ Imbutuba
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