Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Samir Beloufa


Luogo di Nascita:

Melun (Francia)


Data di Nascita:

27/08/1979


Ruolo:

Difensore


Posizione:

Centrale Destro


Squadre:

Milan,
Monza,

Voto al Bidone:

8


In una parola:

Infantile



Samir Beloufa


Eterna “promessa” con la faccia perenne da bambino


12/03/2006

di Cristian Vitali

«Ha una grande personalità»
(Adriano Galliani, Amministratore Delegato Milan)

Algerino ma con passaporto francese, in scadenza di contratto con il Cannes e quindi libero a parametro zero, l’allora giovanissimo Samir Beloufa firma per il Milan di Fabio Capello: i rossoneri si portarono quindi a casa questa giovane “speranza” strappandola dalle grinfie di mezza Europa (soprattutto il Napoli sembrava in pole position per il suo acquisto). Purtroppo, nella sua prima stagione italiana, gioca soltanto tre spezzoni di partita in tutto il campionato, che per la cronaca si conclude con un deludente decimo posto. La stagione successiva per Beloufa le cose vanno addirittura peggio: la prima squadra la vede solo in allenamento, e le gare ufficiali le disputa esclusivamente con la formazione Primavera, con la quale però vince il Torneo di Viareggio. Il Milan continua a credere che, prima o poi il “salto di qualità” arrivi, e quindi l’algerino, che inizia ad entrare nel giro della sua Nazionale, nell’arco di tre anni finisce prima al Monza (12 gare disputate ma centinaia di fischi subiti), e poi ai belgi dell’Anversa, sempre in prestito. Qui il giocatore riesce a dare i suoi primi segni di vita. Nell’estate del 2002 i francesi del Bastia mettono gli occhi su di lui e, su espressa richiesta del proprio allenatore, propongono alla società meneghina di acquistare per intero il cartellino del giocatore. E la dirigenza rossonera non sembra credere alle proprie orecchie, accettando immediatamente l’allettante proposta. Ma il ritorno in Francia non frutta a Beloufa i risultati sperati, tanto che dopo un anno di panchina cambia nuovamente casacca e torna in Belgio. Nel 2007 finisce addirittura a giocare in Svezia. Il tempo passa ma il suo volto resta sempre quello di un ragazzino. E, a quanto pare, anche le sue prestazioni restano ad un livello infantile.

AGGIORNAMENTI — Lascia la Svezia per far ritorno in Belgio dove, nel Gennaio del 2010, firma un contratto con la squadra di terza divisione dell'Olympic Charleroi e al termine della stagione abbandona l'attività agonistica. Nel Giugno del 2011 diventa allenatore delle Giovanili del Germinal Beerschot.


Stagione Squadra Presenze Reti
1996-98 Cannes - -
Dic. 97 Milan 3 -
1998-99 Milan - -
1999-00 Monza (B) 12 -
2000-01 Milan - -
Nov. 00 Beerschot Anvers 47 1
2002-03 Bastia 1 -
2003-05 Excelsior Mouscron 52 -
2005-07 Westerlo 15 -
2007-09 Helsingborg 14 1
2009-10 Inattivo
Gen. 10 Olympic Charleroi (C) 8 -
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