Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Andrade Jorge Luis Da Silva


Luogo di Nascita:

Juiz De Fora (Brasile)


Data di Nascita:

21/04/1957


Ruolo:

Centrocampista


Posizione:

Regista


Squadra:

Roma

Voto al Bidone:

9,5


In una parola:

Rallentato



Andrade


“Er Moviola”, colui che fece della lentezza il suo credo


12/03/2006

di Cristian Vitali

«Ho scelto la Roma, con la quale ero in trattative da tre mesi, perchè voglio ripetere le imprese di Falcao»
(Andrade, centrocampista Roma)
«Lui dà del tu al pallone»
(Nils Liedholm, allenatore Roma)

Andrade arrivò alla Roma e fu presentato (in maniera esasperata) come il nuovo Falcao, ma non riuscì ad affermarsi a causa di una lentezza non indifferente che spinse la Roma a liberarsene dopo solo una stagione. Con Dino Viola Presidente e Nils Liedholm in panchina la Roma per il campionato 1988/89 punta in alto. A centrocampo ci sono già Giannini e Manfredonia, ma serve appunto un centrocampista brasiliano dai piedi buoni: il presunto erede di Falcao viene quindi prelevato dal Flamengo e si chiama Andrade, che vanta anche un’esperienza in Venezuela (come se fosse un biglietto da visita importante). Siccome le disgrazie non vengono mai dai sole insieme a lui approda nella Capitale un altro talento carioca, tale Renato Portaluppi. A fine stagione le presenze di Andrade nella squadra giallorossa non saranno molte (appena 9) e per lo più a partita iniziata ma il ragazzo colpisce l’immaginazione dei tifosi che, a causa di una sua caratteristica non certo invidiabile, immediatamente gli trovano un soprannome molto azzeccato: “Er Moviola”.

«E’ troppo intelligente. Lui si muove poco perchè fa muovere tanto la palla»
(Nils Liedholm, allenatore Roma)
«Non sono io che devo correre, ma il pallone»
(Andrade, centrocampista Roma)
Troppo lento anche per il gioco di Liedholm (che inizialmente tende a giustificarlo) che fa del possesso palla e del passaggio laterale i suoi dogmi estenuanti, il brasiliano fa dell’immobilità una sorta di credo religioso. Presenza costante del centrocampo romanista (nel senso che non riesce mai di uscire dal cerchio stesso del centrocampo), quando prende palla pretende di ragionare, dimostrando così di ricoprire un ruolo assolutamente inadatto alla sua indole. Infatti ha una velocità di pensiero e una reattività muscolare senza paragoni nel regno animale: il bradipo al suo confronto sembra una tigre sotto anfetamina. Alla fine anche il tecnico svedese si arrende all’evidenza e, pertanto, il brasiliano viene rispedito in Brasile a fine stagione, accompagnato dagli scherni ironici dei tifosi, Andrade cerca di ritrovare sé stesso nel Vasco da Gama (1990) e poi nel Desportiva (1992). Terminata, con molta calma, la carriera di calciatore, ha lavorato con le Nazionali giovanili brasiliane e attualmente fa l’allenatore. Ovviamente, al rallentatore.
«Andrade tutti a ‘fanculo!»
(Pescara-Roma 1987/88)

Striscione esposto dai tifosi romanisti, inferociti con la società a causa delle prestazioni poco esaltanti della loro squadra, manifestando in tal modo tutta la loro rabbia ed esasperazione.
AGGIORNAMENTI — Negli ultimi anni della carriera ha svolto il doppio ruolo di allenatore-giocatore. Nei periodi 2004-2005 e 2009-2010 ha allenato il Flamengo, vincendo anche un campionato. Ha quindi guidato in Patria, nell'ordine, Brasiliense, Paysandu e Boavista, quest'ultimo club del paese di Saquarema, nello Stato di Rio de Janeiro.


«Anche se ho 31 anni non mi sento vecchio. A Roma trovero’ Renato che e’ gia’ diventato popolare»
(Andrade, centrocampista Roma)

«Andrade piacera’ molto a Liedholm perche’ e’ un fantasista, e’ abile nei lanci lunghi, gioca molto arretrato e sa far girare bene la squadra. Un tipo alla Di Bartolomei, ma con uno scatto superiore»
(Edinho, difensore Udinese)

«Spero che Andrade non giochi sempre cosi’ lentamente, credo che possa fare di piu’»
(Nils Liedholm, allenatore Roma, dopo la sconfitta all’Olimpico in Coppa UEFA contro il Norimberga)

«Temo il freddo, se c’e’ neve e gelo Andrade non gioca»
(Nils Liedholm, allenatore Roma, alla vigilia della gara di Dresda contro la Dinamo, valida per gli ottavi di Coppa UEFA)

«Se fa freddo sono d’accordo a restar fuori. Basta che non sia una scelta tecnica»
(Andrade, centrocampista Roma, alla vigilia della gara di Dresda contro la Dinamo, valida per gli ottavi di Coppa UEFA)

«Liedholm per noi e’ il tecnico giusto. Avete visto quanto pazienza ha avuto con Andrade? Ma ha ragione lui, Andrade migliorera’ ancora»
(Renato Portaluppi, attaccante Roma)

«Sono a pezzi. Penso in continuazione di farla finita, di andarmene, di lasciare Roma e la Roma. Non credo, in vita mia, di essere mai stato cosi’ giù’. Sono talmente frastornato da aver perso perfino la voglia di parlare»
(Andrade, centrocampista Roma)

«Arrivai alla Roma quando Liedholm era stato, da poco, esonerato. Lo richiamammo subito. Un giorno gli chiesi: Mister, ma questo Andrade mi sembra un po' lento. Lui disse: No, non e' vero, Ciccio. Corre. Piano ma corre»
(Emiliano Mascetti, Dirigente Roma 1988/89)

Stagione Squadra Presenze Reti
1977-78 Flamengo
1978-79 ULA Merida
1979-88 Flamengo 160 7
1988-89 Roma 9 -
1989-90 Flamengo
Gen. 90 Vasco Da Gama 19 -
1990-91 Internacional
1991-92 Atletico 4 -
1992-93 Desportiva Capixaba 11 -
1993-94 Linhares
Gen. 94 Operàrio
1995-96 Bacabal
1996-97 Barreira
1997-98 Inattivo
1998-99 Bangu
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