NEWS — RECENSIONI
La favolosa storia dei «bidoni» del calcio italiano
La sorprendente citazione di Calciobidoni.it da parte del Giornalista Franco Arturi
Di seguito riportiamo il contenuto della lettera scritta da un lettore della «Gazzetta dello Sport», e la conseguente risposta del Vice-Direttore del Quotidiano, Franco Arturi, pubblicata nella Rubrica «Porto Franco», a Pagina 41 dell’Edizione datata 29 Luglio 2009, nella quale viene espressamente citato Calciobidoni.it.
— Gaetano Failla«Luis Silvio Danuello. Chi mai dimenticherà il leggendario calciatore della Pistoiese della stagione 80/81, venuto in Italia come fenomeno per collezionare solo 6 presenze da invisibile e lasciandosi dietro tante storie bizzarre: il re dei bidoni. O il mitico Darko Pancev (nella foto Ravezzani) soprannominato il cobra, nel senso che avvelenò i tifosi dell’Inter con le sue papere. A questi aggiungo Rivaldo, Bergkamp, Zavarov, Rush, Zarate, Blissett, Mendieta, De La Pena, Marcio Santos, Jardel. Tanto per fare alcuni nomi importanti. Che delusione per presidenti e tifosi. Per questo motivo faccio un appello ai nuovi stranieri d’Italia (Diego, Palacio, Eto’o, Pastore e altri): date il vostro meglio e non entrate nel libro nero dei bidoni».
— Franco Arturi«La sua lettera ci fa sognare, anche se nel suo elenco figurano personaggi ben lontani dallo
status di bidoni, che è sacro alle divinità di questo sport. Ma non è questo il punto: il ricordo di tutti i Luis Silvio Danuello del calcio italiano riempie la nostra infanzia, l’adolescenza e l’età adulta. Un’infinita storia di risate, non ci stanchiamo mai di raccontare le loro avventure.
Vi segnalo lo straordinario sito www.calciobidoni.it che ha festeggiato da poco i tre anni di vita e che garantisce momenti di grande spasso. Ne traggo alcuni spunti: Jorge Caraballo (Uruguay), colui che si autoproclamava erede di Schiaffino e che finì per fare il tassista (Pisa, 1982); Gustavo Alfredo Neffa (Paraguay) che concluse la carriera come
personal trainer della moglie dopo due-tre stagioni nella Cremonese fra l’89 e il ’92; il camerunense Samuel Ipoua, protagonista in una delle peggiori edizioni del Torino (‘96): era stato preso dall’Inter che ci riprova, 13 anni dopo con la nazionalità e il nome di battesimo (Eto’o si chiama appunto Samuel ed è nato in Camerun). E si potrebbe continuare a lungo:
complimenti a chi ha messo insieme questo viaggio nell’anticalcio che non è un’espressione irriguardosa, ma qualcosa di simile all’antimateria in fisica: da qualche parte ci deve pur essere. Ha avuto un grande successo nel «NonSoloCalcio» curato da Fausto Narducci il rimbalzo di proposte fra i lettori sulle 15 imprese sportive più memorabili. Vi invito, se ne avete voglia, a inviarmi la vostra classifica dei 10 bidoni più bidoni della storia del nostro calcio: passeremo insieme momenti festosi».