NEWS — LIBRI
«I conti truccati del calcio»
(di Vittorio Malagutti)
Un viaggio dietro le quinte dell’ex campionato più bello del mondo per capire le cause della sua crisi profonda
08/01/2012
di Cristian Vitali
Mai prima d’ora si era assistito a un rinvio del campionato di calcio per l’impossibilita’ di garantire un inizio regolare, alla bancarotta di squadre importanti, alla richiesta di aiuti governativi subito seguita da nuove follie multimiliardarie. Il libro di Vittorio Malagutti “I conti truccati del calcio – Perche’ il mondo del pallone e’ sull’orlo del fallimento”) svela per la prima volta un quadro dettagliato delle ragioni che hanno portato alla crisi del sistema-calcio nell’estate 2002, dalla gestione allegra dei bilanci alle spese pazze del calciomercato, dall’invadente ruolo degli sponsor agli stipendi gonfiati dei calciatori, dal problema-doping al caso-Blatter, alla quotazione in borsa di alcune società e alla nuova geopolitica del pallone, fino alla scottante questione dei diritti tv.
Titolo: «I conti truccati del calcio»
Autore: Vittorio Malagutti
Editore: Carocci
Pagine: 160
Prezzo: € 12,50
Pubblicazione: 09/2002
RECENSIONE —
Vittorio Malagutti, giornalista del “Corriere della Sera”, con questo saggio dal sottotitolo eloquente (“
Perche’ il mondo del pallone e’ sull’orlo del fallimento”) analizza, con chiarezza sia di esposizione che di contenuti, come si e’ evoluto e trasformato il sistema-calcio alla luce dell’acquisizione dello scopo di lucro da parte delle società calcistiche. Un avvenimento epocale, che a partire dalla metà degli anni 90 del novecento ha letteralmente cambiato la gestione finanziaria dei club, che hanno iniziato ad attraversare una crisi generale e piu’ che mai profonda. L’autore affronta tutti i temi piu’ caldi degli ultimi anni, e c’e’ una frase – che riassume in se’ il processo di evoluzione (o involuzione) del mondo del calcio – che merita di essere citata: “
Il sistema regge finche’ la bolla si gonfia”. E questo vale per tutti i temi trattati nel libro. Basti pensare all’ormai celeberrimo “sistema delle plusvalenze”, iscritte per “falsare” i “buchi” in bilancio. Concretamente non si muove un solo Euro, in compenso si “gonfia la bolla”,
sempre utile per tenere a galla il proprio conto economico. E poi ci sono le conseguenze della Sentenza Bosman: mentre in precedenza le “piccole” vendevano i propri gioielli alle “grandi” – mettendo a posto i bilanci – oggi, con gli stranieri di mezzo, le società più importanti “si servono in abbondanza ai supermarket d’oltrefrontiera”. E cosi’
il denaro “scappa” all’estero, determinando anche un complessivo impoverimento del nostro campionato. Prima non c’era la necessita’ di andare a cercare giocatori in capo al mondo. Le societa’ si servivano dei vivai “in casa” oppure si rivolgevano alle squadre di provincia per “prelevare giocatori di belle speranze”. Nel libro viene inoltre riscontrato il vertiginoso aumento del numero dei tesserati in campionato e viene fatta una constatazione quanto mai oggettiva: a guadagnarci, ed anche lautamente, sono sempre di più solo i calciatori. Letto a distanza di tempo (questo saggio è infatti datato 2002), si puo’ tranquillamente affermare che e’ assolutamente attuale, poiche’ rispecchia quasi fedelmente anche il calcio italiano di questa seconda decade del millennio. E la cosa fa davvero preoccupare.