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INTERVISTA — L’ex nerazzurro è stato raggiunto dalla famiglia Anconetani in occasione della ricorrenza dei 20 anni dalla scomparsa del grande Romeo, storico Presidente del Pisa Sporting Club. Nonostante la sua negativa esperienza l’uruguayano ricorda il Presidentissimo e il Pisa con parole al miele
28/11/2019
di Beatriz Rodriguez Varela, Cristina Polimeno, Matteo Anconetani
INTRODUZIONE (di Cristian Vitali) — Lo scorso 4 Novembre 2019 è andato in scena, al Teatro Verdi di Pisa, “Romeo 20”, un grande evento commemorativo in ricordo dello storico Presidente del Pisa Sporting Club, il compianto Romeo Anconetani: la serata è stata organizzata in occasione dei 20 anni dalla sua scomparsa, avvenuta a Pisa il 3 Novembre 1999, e giunta al termine di una serie di iniziative per ricordare la sua illustre figura. Il Galà, organizzato dalla famiglia, il figlio Adolfo e il nipote Matteo, ha visto la partecipazione di ex giocatori ed ex componenti dello staff delle squadre della sua era (relativa al periodo 1979-1994). Dunga, Berggreen, Larsen, ma anche Mannini, Calori, Piovanelli, Baldieri e Padovano sono solo tra i nomi più conosciuti che hanno presenziato e che hanno rappresentato gli anni d’oro del calcio nerazzurro, quando il club cavalcava spesso la Serie A. La serata è stata una grande occasione per rivivere, con aneddoti e ricordi, i momenti salienti di anni indimenticabili, durante i quali tutto si reggeva, incontestabilmente, dietro al grande deus ex machina, il mitico Romeo, nato a Trieste il 27 Ottobre 1922, abile tessitore di tutte le vicissitudini e le imprese calcistiche nerazzurre dell’epoca. Purtroppo, però, non hanno potuto prendere parte proprio tutti, vuoi per ragioni lavorative o logistiche, vuoi perché qualcuno nel frattempo è passato a miglior vita (si pensi a Franco Rotella e Andrea Fortunato), e allora alcuni hanno in qualche modo partecipato grazie alla tecnologia, come ad esempio Mario Been, in collegamento dall’Olanda, e uno dei più grandi giocatori ad aver vestito la maglia del Pisa, Diego Simeone, che si è collegato in videoconferenza direttamente da Madrid.
Ciao Jorge, come stai?
«Sto molto bene e sono veramente felice di essere stato contattato da voi».Cosa fai attualmente nella vita? Sei per caso rimasto a lavorare nel mondo del calcio?
«Visto che sono proprietario di un taxi, la mia principale attività è quella di tassista, però sono comunque rimasto vincolato al calcio visto sono anche allenatore di una squadra locale e ogni tanto, saltuariamente, continuo anche a giocare a livello amatoriale».Vogliamo chiederti un’altra cosa che ci interessa molto, se hai un ricordo speciale, un aneddoto particolare del tuo periodo vissuto al Pisa.
«Ci sono tanti ricordi, quotidiani, magari poco importanti, ma c’è una cosa che mi è rimasta impressa: il mio più grande ricordo è legato a Romeo, alla sua grande forza. Era una persona molto importante, con una personalità e un carattere da ammirare. Ricordo tantissimo anche il figlio Adolfo e sua moglie, la mamma di Matteo, ma in generale tutta la mia esperienza al Pisa, che è stata una delle più belle della mia vita».Ti vogliamo chiedere anche che cosa ha significato per te la figura di Romeo Anconetani.
«Romeo era un punto di riferimento per tutti ed è stato per me un po’ come un papà perché quando venni a Pisa ero molto giovane e ho visto in lui una figura paterna. Tantissime domande, anche tecniche, ricadevano sempre su di lui, che alla fine prendeva tutte le decisioni».Un’ultima domanda: qui a Pisa questa sera in Teatro ci sarà il grande evento in ricordo di Romeo con molti ex giocatori con cui hai giocato, vuoi mandare un saluto particolare a qualcuno di loro?
«E’ chiaro, assolutamente, voglio mandare un saluto a tutti i giocatori, non solo all’organizzazione, ma anche uno particolare per tutti, soprattutto per Pisa e i tifosi della squadra con cui ho condiviso quella stagione».Grazie per l’intervista, per essere stato con noi, spero ci farai il piacere un giorno di tornare a Pisa a trovarci!
«Grazie a te Beatriz (l’intervistatrice, N.D.R.), assolutamente si, non vedo l’ora di tornare e spero che questo evento dedicato a Romeo sia per tutti una serata meravigliosa».
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