Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.
François Zahoui
Treichville (Costa d’Avorio)
21/07/1961
Centrocampista
Mezzapunta
Ascoli
7
Poverello
Ecco il primo africano in Italia, al minimo dello stipendio
06/10/2008
di Cristian Vitali
Cresciuto nella Stella Club di Abidjan, squadra della Capitale del suo paese, Zahoui fu scoperto dagli osservatori dell’Ascoli in occasione del Torneo di Marsiglia del 1981. E’ passato alla storia per essere stato il primo calciatore africano a rompere la barriera razziale del campionato italiano. Il “negretto”, proveniente da una famiglia poverissima, ricevette numerosi elogi prima di sbarcare in Italia: in Africa, dove lavorava in una società che distribuisce acque minerali, si dimostrò un giocatore dotato di una discreta levatura tecnica, che poteva giocare sia come attaccante puro che come mezzapunta. A volerlo fu soprattutto il Presidentissimo Costantino Rozzi, che con il suo ingaggio intendeva punzecchiare i dirigenti delle squadre italiane più blasonate, che spendevano fior di quattrini per assicurarsi i migliori fuoriclasse del pianeta. «Zahoui è la dimostrazione – disse il vulcanico Patron bianconero – di come l’Ascoli non possa permettersi gli stranieri, se non quelli da due lire». Acquistato per la misera cifra di 15 milioni di Lire, venne stipendiato con 12 milioni annui, che all’epoca rappresentavano il minimo sindacale (che oggi ammonta a 1.500 Euro al mese). In più ebbe in regalo dal Presidente una tantum di quattro milioni, che provvide immediatamente a mandare a casa sua, in Africa. C’è chi dice che il club ivoriano, invece di riscuotere denaro per il suo trasferimento, fu pagato con il controvalore in tute da gioco ed attrezzature sportive.
«Adesso mi sono ricreduto. Zahoui si è dimostrato persona educata, riservata, molto attenta: deve avere avuto una buona infanzia, gli hanno insegnato a stare al mondo. Poi credo abbia fatto buoni studi: oltre alla sua lingua madre, parla correttamente anche l’inglese e affronta qualunque discussione»
(Carlo Mazzone, allenatore Ascoli | «La Stampa», 10/08/1981)
«Non voglio creare problemi all’allenatore nè alla società. Io aspetto disciplinatamente il mio momento. Sono venuto per giocare e per imparare. Giocherò titolare se dimostrerò di meritarlo più di altri. E questo dovrà stabilirlo il signor Mazzone, che mi segue e mi vuole bene»
(François Zahoui, attaccante Ascoli | «La Stampa», 23/09/1981)
«Sono contento per il mio debutto, ho cercato di aiutare i compagni correndo su tutti i palloni. Qualche volta sono andato in fuorigioco, ma volontariamente, per guadagnare tempo e permettere alla difesa di recuperare. L’Ascoli ha giocato con molta intelligenza ed ha meritato il punto»
(François Zahoui, attaccante Ascoli, dopo Ascoli-Fiorentina 1-1 | «La Stampa», 30/10/1981)
«Quel ragazzo sta dimostrando doti non comuni: corre col sedere un pò all’infuori, come tutti gli africani, ma mantiene un ottimo controllo di palla, vede il gioco, e ha uno scatto bruciante. Se si farà, e credo che si farà, scopriremo tutti un centrocampista di notevole valore, con spiccate doti offensive»
(Carlo Mazzone, allenatore Ascoli)
Stagione | Squadra | Presenze | Reti |
1980-81 | Stella Club Abidjan | ||
1981-82 | Ascoli | 8 | - |
1982-83 | Ascoli | 3 | - |
1983-87 | Nancy | 112 | 8 |
1987-92 | Sporting Toulon | ||
1992-93 | JGA Nevers |
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