Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Theodoros Zagorakis


Luogo di Nascita:

Kavala (Grecia)


Data di Nascita:

27/10/1971


Ruolo:

Centrocampista


Posizione:

Regista


Squadra:

Bologna

Voto al Bidone:

8


In una parola:

Titanic(o)



Theodoros Zagorakis


Dalla vittoria agli Europei alla mesta retrocessione in B


12/03/2006

di Cristian Vitali

«Zagorakis è il nostro Baggio greco, il Baggino dell’Egeo. E l’abbiamo preso noi»
(Giuseppe Gazzoni Frascara, Presidente Bologna | «La Repubblica», 03/08/2004)
«Sono nel calcio da anni, ma questa è proprio un’avventura storica»
(Theodoros Zagorakis, centrocampista Bologna | «La Repubblica», 11/09/2004)

Ecco un altro dei pochi calciatori greci che hanno militato nel campionato italiano. Zagorakis ha iniziato la carriera con il Kavala, per poi passare al Paok nel 1992. Cinque anni a Salonicco per diventare un beniamino dei tifosi, prima di passare nel 1998 agli inglesi del Leicester City. E’ poi rientrato in Grecia nel 2000, nelle file dell’AEK Atene. Nella stagione 2001/2002 ha anche segnato tre gol nelle otto partite in Coppa Uefa disputate dai greci, uno dei quali a San Siro contro l’Inter. Capitano della Grecia, Zagorakis ha debuttato in Nazionale subito dopo la conclusione dei Mondiali del 1994. Tuttavia, il buon Theodoros, prima degli Europei del 2004, era un perfetto sconosciuto. Fondamentale per la sua “crescita” è stato Otto Rehhagel: da quando il tecnico tedesco si è insediato al timone della Nazionale nel 2001, il centrocampista difensivo è diventato il leader della squadra e dei futuri vincitori di Euro 2004 in Portogallo.

«Zagorakis è un calciatore che sa fare tutto, forte tecnicamente, utile alla squadra»
(Serse Cosmi)
«Per andare lontano è importante non essere mai considerati i favoriti»
(Theodoros Zagorakis)
E fu così che accadde l’impensabile: questa manifestazione, contrariamente a tutti i pronostici che vedevano i greci facilmente estromessi al primo turno, li battezza addirittura vincitori. La Grecia Campione d’Europa! Roba da matti, eppure fu proprio così, con grandissima sorpresa, più o meno come accadde nel 1992, quando vinse la Danimarca. Tanto è vero che a Lisbona, il 6 Luglio 2004, la Uefa, nella scelta dei migliori del torneo, si fece molto influenzate dal risultato finale, tanto da includere ben cinque giocatori greci (Nikopolidis, Dellas, Seitaridis, Zagorakis e Charisteas) nell’elenco dei migliori e addirittura da consegnare la palma di migliore assoluto al numero 7 ellenico, per l'appunto il Capitano Theodoros Zagorakis. Il che sembrò un po’ eccessivo. Se è vero che la Grecia ha pur vinto il torneo e con merito, è anche vero che la squadra di Rehhagel ha puntato tutto su un collettivo granitico, ben organizzato e ordinato, ma non può certo vantare grandi individualità tra le sue file. Tuttavia, con questa importante vittoria, i giocatori della Nazionale greca si erano messi in mostra, ed i più si erano quindi rivalutati. Risultato: molti cominciarono ad avere diverse richieste. Non c’era però la fila per Zagorakis, che militava in un club, il glorioso AEK Atene, che però era a un passo dal fallimento: un suo trasferimento era pertanto scontato, nonostante tutto.
«Al primo impatto, Theo mi ha colpito per l’entusiasmo e le forti motivazioni che lo accompagnano. Si vede che ò felice di essere con noi e di avere scelto il Bologna, inoltre si ò presentato in buone condizioni»
(Carlo Mazzone, allenatore Bologna)
«Nella mia carriera ho sempre giocato per puntare al massimo. Se il massimo al Bologna vuol dire salvezza, non avrò problemi ad accettare questo traguardo»
(Theodoros Zagorakis, centrocampista Bologna)
Fu così che Zagorakis, nell’estate del 2004, sceglie di monetizzare il suo momento d'oro firmando un contratto biennale con il Bologna, che puntava sul greco per consegnargli le chiavi del centrocampo rossoblù. Mai errore fu più grave: le aspettative per un giocatore "normale" balzato di colpo nell'Olimpo a rubare il fuoco agli Dei sono decisamente troppo alte e le sue pur decorose prestazioni lasciano l'amaro in bocca ai tifosi felsinei. Zagorakis passeggiava in campo, anonimo ed incostante, tanto che alla fine della stagione la squadra emiliana retrocede mestamente in Serie B. Come logica conseguenza, chiede di essere liberato per tornare al suo paese. Di lui dissero, quando sbarcò in Italia: «Centrocampista classico, è sempre presente nella manovra della sua squadra ed è anche molto abile nelle chiusure e nel fare pressing sul portatore di palla avversario». Nessuno, a Bologna, ha mai visto fare tutte queste cose a Zagorakis. Pensare che confidò al suo Procuratore che avrebbe preferito Bologna al Levante, in Spagna, «non volendo sudare per la salvezza». E, come se non bastasse, dopo aver firmato il contratto con i rossoblu, alcuni giornali scrissero: «Il capitano greco non andrà subito al ritiro pre-campionato perché ha deciso di prendersi un po’ di meritato riposo dopo l’avventura agli Europei in Portogallo». Evidentemente ha continuato a riposarsi anche per tutto il resto della sua avventura italiana.
AGGIORNAMENTI — Dal Giugno 2007 si è ritirato dal calcio giocato, ed ha assunto la carica di Presidente del Paok Salonicco, con il programma di salvare la società dagli enormi debiti che ne mettono a rischio l’esistenza.


«Non vedo l’ora di cominciare»
(Theodoros Zagorakis al suo arrivo a Malpensa | «La Repubblica», 03/08/2004)

«Sono contento di essere al Bologna, ho una gran voglia di giocare, sto bene fisicamente, in questa squadra mi trovo benissimo, mi sto impegnando molto, cercherò e cercheremo di dare il massimo, ho legato col gruppo e col tecnico. La lingua? Non è un problema, ne parliamo tante, ci si capisce. So dove sono, cosa ci si aspetta da me, quanto è importante lavorare tutti insieme. Speriamo di iniziare bene»
(Theodoros Zagorakis, centrocampista Bologna | «La Repubblica», 11/09/2004)

«Ho scelto Bologna perchè ritengo che il gioco di Mazzone sia adatto al mio»
(Theodoros Zagorakis, centrocampista Bologna)

«Parlerò sul campo, dando tutto ciò che posso: cercherò di risultare determinante, come ho sempre fatto»
(Theodoros Zagorakis, centrocampista Bologna)

«E’ uno di personalità, aveva bisogno di tempo per ambientarsi. Non ha timori a fare nulla, però deve dare più continuità alle sue azioni»
(Carlo Mazzone, allenatore Bologna)

«Il ragazzo ha fatto fatica a inserirsi nel calcio italiano. C’è stato un periodo in cui gli ho chiesto un sacrificio tattico in assenza di Nervo e lui è stato bravissimo; ultimamente lo sto riproponendo nel mezzo, nel suo ruolo, ma mi auguro che in futuro ci possa dare di più»
(Carlo Mazzone, allenatore Bologna)

Stagione Squadra Presenze Reti
1988-92 Kavala (B) 86 6
1992-98 Paok Salonicco 155 10
Gen. 98 Leicester City 55 3
2000-04 AEK Atene 101 4
2004-05 Bologna 32 -
2005-07 Paok Salonicco 45 -
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