Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Abel Xavier Luis Da Silva Costa


Luogo di Nascita:

Nampula (Mozambico)


Data di Nascita:

18/12/1972


Ruolo:

Difensore,
Centrocampista


Posizione:

Centrale Destro,
Regista


Squadre:

Bari,
Roma

Voto al Bidone:

8,5


In una parola:

Pittoresco



Abel Xavier


Verrà ricordato solamente per la bizzarra capigliatura


26/08/2006

di Cristian Vitali

«Sapete che la Parmalat ha un diritto di prelazione sui giocatori del Porto. Potremmo esercitarla anche per Abel Xavier. E’ un grande giocatore, all’inizio di carriera è stato utilizzato come centrale, poi è stato dirottato sulla fascia destra. E’ un ragazzo molto giovane, nel quale crediamo, per questo lo abbiamo bloccato, e il prossimo anno decideremo»
(Gianbattista Pastorello, Direttore Generale Parma | «La Stampa», 25/07/1994)

Il giovane Abel Xavier si era messo in mostra nel Benfica, gloriosa squadra portoghese che ne aveva esaltato le doti di regista: il Bari, reduce da una tranquilla salvezza, pensa di aver fatto un buon colpo acquistando il talento lusitano (in prestito per 500.000 Euro) allo scopo di affidargli le chiavi del centrocampo, e servire assist per il suo bomber. Risultato: Protti segna a raffica e diventa così capocannoniere con 24 reti - con il paradosso che la squadra finisce dritta in Serie B, con ben 71 reti al passivo, seconda peggior difesa del campionato - ma Xavier gioca appena 8 partite, dimostrandosi fin da subito non all’altezza del compito. In una di queste, infatti, Fascetti lo “inventa” libero per dare robustezza alla difesa. Risultato: i galletti beccano ben 7 reti dalla Cremonese (record assoluto), una delle squadre con l'attacco più sterile del campionato. Nel prosieguo della sua carriera ci sono più dolori che gioie, tanto che pian piano arretra il suo raggio d’azione e si trasforma in difensore (forse la stagione di Bari gli avrà fatto capire che era meglio cambiare ruolo), ma con risultanti ancora incerti. Dopo un lungo peregrinare, nel 2004 va al Liverpool dove non gioca mai, tanto che a fine stagione si accorda con l’Hannover, che poi lo lascia libero, e dal 31 Gennaio 2005 è della Roma: contratto di 6 mesi, a gettone. Il neo acquisto, durante la sua presentazione alla stampa, ha voluto precisare di non essere arrivato in prova: «I provini li ho fatti ad 8 anni», spiega. Il giocatore ha poi dato delucidazioni circa la sua stravagante capigliatura: dice che è una scommessa da lui fatta dopo l’ingiusta squalifica – a suo avviso – di nove mesi comminatagli per il parapaglia scoppiato alla fine della famosa semifinale di Euro 2000: l’obiettivo è quello di ricordare ai giudici della Uefa, con questo suo look che non passa certo inosservato, che lui comunque è ancora vivo. E pronto per il pensionamento.

«Tecnicamente non è male e potra’ esserci molto utile nei momenti opportuni. Ha un bel fisico ed è abbastanza veloce, deve solo prendere il ritmo partita»
(Luigi Del Neri, allenatore Roma)
Si distinguerà nella Capitale in ogni modo, cominciando dal look, per concludere con quel passo felpato che ci ha regalato flash di lentezza allo stato puro. Un calciatore d’altri tempi; nel senso che mentre la partita si svolge al presente, lui svolazza leggiadro dentro il passato prossimo. Dopo Mexes e Matteo Ferrari – la “breccia” in luogo del “Muro” che fu Walter Samuel – ecco il portoghese, che non giocava una partita ufficiale dal 21 Maggio: nei test atletici, non a caso, è sempre tra gli ultimi. Nel pieno del caos giallorosso, dopo tre allenatori cambiati e un quarto che continuava a dire di essere provvisorio, Abel Xavier dimostrò di essere l’uomo giusto al posto giusto. Perché lui il caos è capace pure di crearlo, facendo poi finta di nulla. Come appunto nella semifinale dei Campionati Europei tra Francia e Portogallo, durante gli ultimi minuti dei tempi supplementari. Vince la Francia con un rigore di Zidane contestatissimo dai portoghesi. Il più animoso a protestare è proprio Abel Xavier, autore del fallo, che si avventa contro l’arbitro spergiurando sulla propria innocenza. La cosa più gustosa sta nel fatto che, mentre scoppia il gran casino attorno all’arbitro, in TV scorrono i replay dell’azione incriminata. Attraverso i quali si vede un “innocente” Abel Xavier prodursi in un fallo di mano volontario sulla linea di porta con un riflesso da vero portiere. Risultato: 9 mesi di squalifica. A fine stagione, con un misero bilancio di appena 3 gare disputate, non lo vuole più nessuno. A sorpresa, a Settembre del 2005 si fa avanti il Middlesbrough. Il “Boro” doveva sostituire l’olandese Reiziger, ceduto al PSV Eindhoven. E se ricorderete la magra figura che fece il terzino dai labbroni con la maglia del Milan, capirete che gli inglesi avranno voluto sostituire il non irresistibile laterale con un altro alla sua (si fa per dire) altezza. Da Luglio 2007 milita nei Los Angeles Galaxy, squadra in cui gioca anche David Beckham. Dell’esperienza di Xavier a Roma dissero, in sintesi: «La colpa non è sua, ma di chi lo ha comprato. Giocatore a fine carriera venuto a Roma per il prepensionamento. Di lui ricorderemo solo la capigliatura, quantomeno bizzarra».


«Ci tornerà utile. Ha un bel fisico, buona tecnica, grande esperienza»
(Luigi Del Neri, allenatore Roma)

«E’ una grande occasione, non voglio lasciarmela sfuggire»
(Abel Xavier durante il suo periodo di prova a Trigoria, Gennaio 2005)

Stagione Squadra Presenze Reti
1989-91 Estrela Amadora 23 -
1991-92 Estrela Amadora (B) 21 -
1992-95 Benfica 67 7
1995-96 Bari 8 -
1996-98 Oviedo 58 -
1998-99 PSV Eindhoven 19 2
1999-02 Everton 43 -
Gen. 02 Liverpool 14 1
Gen. 03 Galatasaray 11 -
Feb. 04 Hannover 96 5 -
Gen. 05 Roma 3 -
2005-07 Middlesbrough 18 1
2007-08 Los Angeles Galaxy 21 -
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