Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.
Harald Paul Wapenaar
Vlaardingen (Olanda)
10/04/1970
Portiere
—
Udinese
8
—
Fu il primo dei “secondi” portieri provenienti dal mercato estero
12/03/2009
di Cristian Vitali
Grazie alla sentenza Bosman, l’Udinese è stata una delle prime squadre che ne ha saputo maggiormente sfruttare i conseguenti risvolti. Si è quindi buttata a capofitto sul mercato estero acquistando a destra e a manca giocatori di ogni tipo, tutti accumunati da una caratteristica essenziale: disponibili a parametro zero, quindi gratis. Infatti, in breve tempo, la formazione friulana divenne una vera e propria multinazionale. E per formare una squadra totalmente completa di stranieri all’Udinese mancava solo il portiere. Il “buco” fu presto coperto con l’ingaggio di Harald Wapenaar, 28 anni, olandese, acquistato – ovviamente a parametro zero – dall’Utrecht, la squadra della città di Marco Van Basten per intenderci. Non era un fenomeno, tant’è che, seppur titolare delle Nazionali giovanili, non riuscì a confermarsi nella Nazionale maggiore. Per questo, arrivò a Udine per fare il secondo a Luigi Turci. Ciononostante, lanciò un pesante guanto di sfida all’indirizzo del collega italiano: «Sarò il numero uno a Udine. Ho il massimo rispetto per lui, ma farò il possibile per prendergli il posto. Mi hanno parlato bene dell’Udinese: mi attendo molte soddisfazioni». Non riuscirà in nessuno dei suoi (troppo) ottimistici propositi. Dotato di un carattere molto estroverso, Harald dette subito l’impressione di essere un ragazzo molto sicuro di sé. Anche troppo. E’ stato il primo portiere arrivato in Italia per recitare, almeno in partenza, il ruolo di secondo (Taffarel, Kocic e Konsel furono infatti da subito titolari nelle rispettive squadre) ma non era certo il tipo che depone le armi senza avere combattuto. Almeno a parole. Per quanto riguarda i fatti, giocherà con la maglia bianconera in appena due occasioni, per sostituire Turci solo quando l’italiano non era disponibile per guai fisici. Come nella gara contro la Juventus, dove subentrò all’ex cremonese per infortunio. Il quotidiano «La Repubblica» giudicò con poche ma eloquenti parole la sua prestazione: «E’ una riserva, e si vede». A fine stagione se ne torna in Olanda, con la coda tra le gambe. Tuttavia, nel mezzo delle sue spavalderie, una cosa giusta la disse: «Rispetto Turci: voglio giocare ma non lo decido io». Appunto. E meno male, aggiungiamo noi!
Stagione | Squadra | Presenze | Reti |
1992-93 | Feyenoord | - | - |
1993-94 | RBC Roosendaal | 4 | - |
1994-97 | Helmond Sport (B) | 71 | - |
Gen. 97 | FC Utrecht | 54 | - |
1998-99 | Udinese | 2 | - |
1999-03 | FC Utrecht | 130 | - |
2003-05 | Portsmouth | 5 | - |
Gen. 05 | Vitesse | 71 | - |
Gen. 07 | Sparta Rotterdam | 28 | - |
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