Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Herbert Waas


Luogo di Nascita:

Passau (Germania)


Data di Nascita:

08/09/1963


Ruolo:

Attaccante


Posizione:

Centravanti


Squadra:

Bologna

Voto al Bidone:

8


In una parola:

Surrogato



Herbert Waas


Un baffuto centravanti teutonico riserva in Nazionale


18/08/2008

di Cristian Vitali

«Sono Waas, chiamatemi Muller»
(Herbert Waas, attaccante Bologna)
«Non mi considero inferiore neppure a Klinsmann»
(Herbert Waas, attaccante Bologna)

Waas esordì nella Bundesliga con il Monaco 1860 nel 1981/82 per poi passare al Bayer Leverkusen, club dove rimase per 8 anni contribuendo alla vittoria in Coppa Uefa nel 1988 ottenuta battendo in finale l’Espanyol, e diventando il miglior realizzatore della storia del club in Bundesliga con 72 reti (record poi superato nel 1996 dall’implacabile Ulf Kirsten. Nel suo curriculum figurano anche 11 gare con la Nazionale tedesca con 1 rete all’attivo. Spiccioli. Del resto, era la riserva di Klinsmann (peccato però che quando mancava l’ex bomber di Inter e Samp giocava un altro anziché lui). Nel 1989 approda in Italia per indossare la maglia rossoblu del Bologna, diventando il terzo straniero della stagione: arriva ad ottobre in prestito con diritto di riscatto per rimpiazzare il disastroso “Pino” Lorenzo. La società fu attratta dal fatto che questo tedesco costava poco e che “era nel giro della Nazionale Campione del Mondo”: fu un grave errore, visto che era assai lento e aveva come principale caratteristica quella di scomparire nel campo, rendendosi irreperibile a tempo indeterminato.

«Il campionato italiano è faticoso ma non massacrante. Io mi sento adatto al gioco continentale, quello che si pratica anche qui. Vorrei riaffacciarmi in Europa col Bologna e magari con la Germania»
(Herbert Waas, attaccante Bologna | «La Stampa», 14/01/1990)
Eppure fece parte della selezione della Germania Ovest Campione Europea Juniores nel 1981, è stato una speranza dell’Under 21 tedesca (11 presenze e 2 gol) e dal 1983 al 1988 ha giocato nella Nazionale maggiore. Nella prima stagione emiliana disputò 20 partite segnando solo 4 gol ma risultando comunque uno dei “meno peggio” per la mobilità e il dinamismo del suo gioco, guadagnandosi così la riconferma. Che errore! L’anno successivo venne coinvolto in una delle più deludenti stagioni della squadra felsinea conclusasi con la retrocessione in Serie B con il “Professore” Scoglio in panchina. In teoria Waas era un attaccante mobile, rapido nei movimenti offensivi, abile negli spazi stretti e dotato di senso della profondità del gioco. Ma a Bologna non convinse a causa della scarsa incisività mostrata in zona gol. Tornato quindi in Germania, venne acquistato dall’Amburgo ma vi rimase solo per un anno. L’idea di ritentare un’esperienza all’estero infatti lo convinse ad accettare l’offerta dello Zurigo con il quale giocò per due stagioni senza peraltro convincere appieno. Chiuse quindi la carriera professionistica in Patria con la Dinamo Dresda nel 1995.


«A Leverkusen l’allenatore mi aveva trasformato in un centrocampista e a me non andava proprio. Io sono una punta e ho accettato di venire in Italia per riconquistare la Nazionale»
(Herbert Waas, attaccante Bologna | «La Repubblica», 05/01/1990)

«Io un giocatore così non l’ho mai avuto, se sta bene ci divertiamo»
(Luigi Maifredi, allenatore Bologna | «La Repubblica», 05/01/1990)

«E’ un buonissimo giocatore, veloce e pratico. Ha soltanto bisogno di aver maggiore appoggio. Può guadagnarsi la convocazione per i Mondiali»
(Helmut Haller, ex calciatore Bologna | «La Stampa», 14/01/1990)

Stagione Squadra Presenze Reti
1981-82 Monaco 1860 (B) 35 11
1982-89 Bayer Leverkusen 196 72
Ott. 89 Bologna 20 4
1990-91 Bologna 32 2
1991-92 Hamburger SV 33 2
1992-94 Zurigo 69 19
1994-95 Dinamo Dresda 5 -
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