Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Kolubah Zizì Roberts


Luogo di Nascita:

Monrovia (Liberia)


Data di Nascita:

13/07/1979


Ruolo:

Attaccante


Posizione:

Seconda Punta


Squadre:

Monza,
Ravenna

Voto al Bidone:

7,5


In una parola:

Protetto



Kolubah Zizì Roberts


Il grande amico e “protetto” del milanista George Weah


06/06/2008

di Cristian Vitali

«Con l’amico di Weah ce ne andremo in Serie A!»
«Siam venuti fin qui per vedere giocare Zizì!»
(1997/98)

Cori della curva degli ultrà del Monza inneggianti il liberiano Kolubah Roberts, che - com’era prevedibile - facevano il verso a quelli intonati all’epoca dai tifosi milanisti verso l’amico ma ben piu illustre connazionale George Weah, idolo dei supporter rossoneri.
«Ho capito che Zizì era un talento sin da quando lo vedevo giocare per strada, a Monrovia. Sono felice di averlo portato in Italia»
(George Weah, attaccante Milan)
«L’amicizia con un campione come Weah, un uomo che ha fatto tanto per il calcio africano, per me è molto importante e non mi pesa certo sapere di essere qui grazie a lui. Anzi non smetterò mai di ringraziarlo»
(Kolubah Zizì Roberts, attaccante Milan)

Com’è possibile dimenticare le gesta del mitico George Weah, che con il Milan fece faville e conquistò anche un Pallone d’Oro? E’ sufficiente pensare al suo amico e protetto Kolubah Roberts detto "Zizi", un giocatore dal ruolo difficilmente intuibile (in Italia giocò prima come punta, poi addirittura come terzino) e di un’inutilità quasi irritante: fu acquistato dalla società rossonera proprio su segnalazione del grande George, felice come una Pasqua dopo il suo acquisto da parte dei rossoneri: «Sono orgoglioso perche' c'e' un altro grande giocatore che fa onore alla Liberia». Tra i dirigenti c’era anche chi addirittura nutriva la speranza che questo sconosciuto ripercorresse le orme del più famoso connazionale. Le aspettative riposte nel giovane Zizi svanirono in malo modo nel precampionato del 1997, quando riuscì a dimostrare tutti i suoi limiti. Si presentò a Milanello dopo aver perso con la Nazionale della Liberia in Egitto una partita per 5 a 0. A distanza di tempo confessò che si rese conto del fatto che a Milanello avrebbe avuto vita breve: «Mi resi subito conto che con attaccanti quali il mio amico Weah e Kluivert lo spazio per me sarebbe stato assai ridotto. Quindi il passaggio al Monza non poteva che darmi prospettive migliori».

«Nella Nazionale liberiana gioco con Weah, ma in difesa. Nel Monza gioco in attacco. Dedico il gol ai tifosi del Monza che fin dal mio arrivo mi hanno accolto come un beniamino»
(Kolubah Zizì Roberts, attaccante Monza, dopo il gol-partita segnato in Monza-Venezia 1-0)
«E’ chiaro che non dipende da me il fatto di venir impiegato soltanto a gara iniziata. Il nostro allenatore mi utilizza così ormai da diverse partite e, visti i risultati, posso ritenermi soddisfatto»
(Kolubah Zizì Roberts, attaccante Monza)
Non potendolo allontanare più di tanto infatti (vigeva il veto di Weah, che teneva al suo “pupillo”), fu quindi sbolognato al Monza, nella succursale rossonera, dove gli permisero anche di segnare qualche gol. Ma molti lo criticarono ancor prima di averlo visto in campo: fu accusato di togliere spazio e visibilità alle giovani promesse brianzole. La stagione successiva passò al Ravenna; la sua cessione in prestito fruttò al Milan un’opzione sul portiere Roccati, anche se poi non se ne fece più nulla (per fortuna). In Romagna il tecnico Sergio Santarini ha la brillante intuizione di trasformarlo terzino destro; in quella posizione giocherà molto bene, e segnerà un gol bellissimo nella clamorosa vittoria dei giallorossi per 4-2 sul campo del Napoli. Tuttavia, l'esperimento dopo questo episodio, non ebbe esiti positivi, e lo stesso allenatore romagnono lo bocciò senza appello: «Contro l'Andria ha avuto alcune distrazioni imperdonabili. Non e' ancora pronto per il calcio italiano, e non e' neppure colpa sua. Zizi e' abituato a un tipo di calcio elementare, dove non esistono regole tattiche e conta piu' correre dietro il pallone e cercare lo scontro fisico. Resto comunque convinto che ha il fisico adatto per giocare in difesa. Ma deve imparare a essere disciplinato». Inutile dire che dopo questa parentesi sparì dall’Italia: il trasferimento di Weah al Chelsea, avvenuto nel gennaio 2000, libera il Milan dagli impegni sul suo controllo. Giunge prima in Svizzera al Bellinzona e poi, ceduto a titolo definitivo ai greci dello Ionikos, girovaga in Grecia, prima di approdare negli Stati Uniti e poi addirittura in Irlanda. Del resto il suo amico Weah, ormai da tempo ritiratosi dal calcio giocato, non può più aiutarlo.


«Sono sorpreso ma contento di poter giocare nel Monza. Nessuno al Milan mi aveva infatti preventivato una tale soluzione. Però è chiaro che con giocatori del calibro di Kluivert e Weah gli spazi per il sottoscritto sarebbero stati praticamente inesistenti, dunque il passaggio al Monza mi apre nuove prospettive. Poi qui siamo a pochi chilometri da Milano e l’amico George mi ha garantito che, non appena la Serie A effettuera’ una sosta, farà di tutto per venire a vedermi e a incitarmi»
(Kolubah Zizì Roberts, attaccante Monza, durante la presentazione)

«Già la scorsa stagione ebbi l’opportunità di venire a giocare in Italia, sempre grazie all’interessamento di Weah. Sostenni infatti una sorta di provino nel Castel di Sangro, ma poi non ci fu alcun seguito»
(Kolubah Zizì Roberts, attaccante Monza, durante la presentazione)

«Ero abituato a giocare per tutta la gara, posso farlo anche qui»
(Kolubah Zizì Roberts, attaccante Monza)

«E’ come una macchina da corsa che deve essere ancora messa a punto, ecco perchè lo faccio giocare soltanto per poco tempo e non per tutti i 90 minuti»
(Bruno Bolchi, allenatore Monza, dopo Ancona-Monza 0-1 con rete di Roberts)

«Zizì ha grandi qualità, quando sarà anche più smaliziato, diventerà un giocatore completo»
(Andrea Icardi, Tecnico Settore Giovanile Monza)

«Ha scatto, un forte tiro e due piedi buoni. Ma è un ragazzo, in partita si perde, si lascia andare a qualche ingenuità. Per questo gioca ancora a sprazzi»
(Bruno Bolchi, allenatore Monza)

«Davvero sono il primo straniero della storia del Ravenna? E’ certamente un grande onore per me. Cercherò di fare del mio meglio per ripagare ancor di più la fiducia della società che mi ha scelto»
(Kolubah Zizì Roberts, attaccante Ravenna, durante la presentazione)

«Quella di Monza è stata un’esperienza importante. Voglio dare il massimo per riuscire ad emergere»
(Kolubah Zizì Roberts, attaccante Ravenna, durante la presentazione)

«Mi piace giocare. E voglio sempre vincere»
(Kolubah Zizì Roberts, attaccante Ravenna, durante la presentazione)

«Potenzialmente Zizì è bravissimo, ha forza fisica, destro e sinistro, uno stacco di testa imperioso. Però viene da un calcio molto libero, meno inquadrato e forse davanti soffriva un pò tutto questo, anche per la giovane età»
(Sergio Santarini, allenatore Ravenna)

«Mi sembrava potesse essere un bellissimo difensore, perchè sull’uomo è implacabile. Poi ho scoperto che in nazionale giocava dietro e quindi ho deciso di lanciarlo nella mischia in questo ruolo. Ed i primi risultati sono stati incoraggianti»
(Sergio Santarini, allenatore Ravenna)

«Mi interessa soprattutto giocare. Io mi sento un attaccante però in effetti nella nazionale liberiana gioco anche in difesa. In patria convocano solo attaccanti, per cui qualcuno è costretto a giocare dietro»
(Kolubah Zizì Roberts, attaccante Ravenna)

Stagione Squadra Presenze Reti
1994-96 Junior Professional
1997-98 Milan - -
Set. 97 Monza (B) 27 5
1998-99 Ravenna (B) 18 1
1999-00 Milan - -
Nov. 99 Bellinzona (B) 10 6
Feb. 00 Ionikos 15 8
2000-01 Panionios 20 6
2001-02 Olympiakos 8 5
2002-03 Aris Salonnico 20 6
Feb. 03 Colorado Rapids 17 9
2004-05 Inattivo
Gen. 05 Coalisland 17 6
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