Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.
Ricardo Oliveira
San Paolo (Brasile)
06/05/1980
Attaccante
Centravanti
Milan
8,5
Negativo
Ben 17 milioni buttati per un indegno erede di Shevchenko
18/12/2008
di Cristian Vitali
Nell’estate del 2007 i nostri amati Galliani e Braida piazzano un vero colpo (al cuore) dei tifosi rossoneri. Quando tutti si aspettavano il degno erede di Shevchenko, emigrato in Inghilterra da “Zio” Abramovich per far contenta la moglie che preferiva Londra a Milano, l’Amministratore Delegato del Milan formalizza l’acquisto del brasiliano Ricardo Oliveira, sconosciuto ai più pur se reduce da discrete stagioni a suon di gol tra il Brasile e la Spagna, con all’attivo 3 reti in 11 gare con la Nazionale carioca. Prezzo dell’operazione: ben 17 milioni di Euro, più il cartellino dello svizzero Vogel come contropartita tecnica. Cifra peraltro concordata solo al termine di un’intensa trattativa con il club spagnolo. Giunto all’aeroporto di Milano, Oliveira si limita a dire le solite frasi di circostanza: «Sono contento di essere stato ingaggiato da un club così importante come il Milan». Ma davvero? I 17 milioni versati per assicurarsi le sue prestazioni sono una cifretta niente male, ma neanche troppo sostanziosa se fosse riuscito a sostituire degnamente l’indimenticabile ucraino: un compito ingrato, certo, ma che Oliveira non sarà neanche lontanamente in grado di sostenere. Eppure si presentò bene: in campo, nelle amichevoli estive, dava una buona impressione di sé. Una punta dal discreto bagaglio tecnico, con tanto di dribbling funambolico, buon colpo di testa e ottima velocità: insomma, un giocatore completo. L’esordio è promettente: alla prima giornata di campionato va subito a segno, di testa, contro la Lazio. E’ il 9 Settembre 2006 e molti pregustano già un’esplosione del brasiliano, convinti che sia un vero bomber di razza. Dovranno ricredersi: a quel fulmineo gol ne seguiranno appena altri due (contro Udinese e Siena). Non che giochi poco, anzi: Oliveira gioca spesso e volentieri, anche dal primo minuto – vista la persistente indisponibilità di Inzaghi, costantemente in preda ad infortuni e il “vuoto” lasciato da Shevchenko – ma non risulta affatto incisivo. Il centravanti brasiliano, nonostante venga impiegato con continuità, offre prestazioni molto deludenti, sempre avulso dal gioco, assente dalle azioni principali, quasi un corpo estraneo dello scacchiere rossonero in mezzo al campo.
«Al Milan è stato un periodo in cui ho imparato tanto. Ho anche vinto un trofeo come la Champions League. Non sono riuscito a segnare tanti gol come in altri club in cui ho giocato, ma per la mia carriera è stata una grande esperienza. Ho potuto giocare con grandi giocatori e vincere un titolo fra i più importanti»
(Ricardo Oliveira, attaccante Milan | «Goal.com»)
Stagione | Squadra | Presenze | Reti |
1999-02 | Portuguesa | 46 | 23 |
2002-03 | Santos | 14 | 4 |
2003-04 | Valencia | 21 | 8 |
2004-06 | Betis Siviglia | 46 | 26 |
Apr. 06 | San Paolo | 11 | 5 |
2006-07 | Milan | 26 | 3 |
2007-08 | Real Saragozza | 37 | 17 |
2008-09 | Real Saragozza (B) | 18 | 9 |
Gen. 09 | Betis Siviglia |
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