![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.
Vratislav Gresko
Presburg (Slovacchia)
24/07/1977
Difensore
Terzino Sinistro
Inter,
Parma
9,5
Disastroso
Il fantasma dello Stadio Olimpico che fece perdere uno Scudetto
12/03/2006
di Cristian Vitali
Chi ama l’Inter (ma anche chi la odia) non può non ricordarsi di Gresko: è il fantasma che infesta i propri sogni sportivi, è l’incarnazione delle proprie infelicità calcistiche. Gresko, biondo terzino sinistro, muove i primi passi nel Dukla Banska Bystrica, poi nel 1997 entra a far parte a pieno titolo del calcio professionistico, con la maglia dell’Inter Bratislava (forse un segno del destino). Il salto di qualità avviene nel 1999: il Bayer Leverkusen lo acquista dandogli la possibilità di disputare anche la Champion’s League, ma lo slovacco è chiuso nel suo ruolo da Ze Roberto e allora c’è chi ipotizza, giustamente, una sua cessione. Nel frattempo, Gresko diventa titolare inamovibile della sua Nazionale Under 21, e nella fase finale degli Europei del 2000 incontra (giocando anche bene) l’Italia allenata da Marco Tardelli. La sorte – o la malasorte nella fattispecie – vuole che proprio Tardelli il 7 Ottobre venga assunto come tecnico dell’Inter. A quel punto c’è poco tempo per fare mercato, e il nuovo allenatore va a memoria: si ricorda di aver patito, qualche mese prima, un lungagnone biondo di nome Gresko, e decide di farlo ingaggiare. Venerdì 27 Ottobre 2000: dieci minuti prima del termine ultimo per depositare i contratti in Lega Vratislav è ufficialmente un giocatore dell’Inter. Costo dell’operazione: circa 9 miliardi di Lire più un altro miliardo e mezzo per far arrivare il giocatore da subito e non a Gennaio: soldi ben spesi (dicono i dirigenti milanesi) per quello che dovrà essere l’erede di Brehme e Roberto Carlos. «So di essere l’atleta più famoso e più costoso della Slovacchia ed è una grande responsabilità per me, anche per ripagare il mio nuovo club dei soldi spesi per me» ammette Gresko. Infatti il suo esordio è assolutamente positivo: una bella gara e un assist per Recoba nel 2-0 casalingo contro la Roma. Gresko sembra poter reggere addirittura da titolare: nel suo ruolo, a differenza di Leverkusen, non è chiuso da nessuno. Questo è il problema. Le pagine successive della sua avventura andrebbero ascoltate, più che lette: tanti, sonori fischi e pochissime cose belle viste in campo.
«Per me è più difficile che per gli altri mandare giù questa sconfitta. E il mio dispiacere è ancora più grande perchè in Slovacchia ho perso altri due titoli all’ultima giornata»
(Vratislav Gresko, difensore Inter, all’indomani della sconfitta con la Lazio che costò lo Scudetto)
«E’ stato sfortunato, sono cose che capitano a chi gioca a calcio»
(Ronaldo, attaccante Inter, all’indomani della sconfitta con la Lazio che costò lo Scudetto)
«Quella partita non la persi io: serviva un colpevole, mi hanno usato. A Milano passeggio a testa alta»
(Vratislav Gresko, difensore Parma)
«All’Olimpico ho commesso un errore. Capita. Ho chiesto scusa mille volte»
(Vratislav Gresko, difensore Parma)
«Io all’Inter ho sempre dato tutto. Se non è bastato, non è colpa mia»
(Vratislav Gresko, difensore Parma)
Stagione | Squadra | Presenze | Reti |
1995-97 | Dukla Banska | 8 | - |
1997-99 | Inter Bratislava | 51 | 5 |
1999-01 | Bayer Leverkusen | 15 | - |
Ott. 00 | Inter | 18 | - |
2001-02 | Inter | 23 | - |
2002-03 | Parma | 5 | - |
Gen. 03 | Blackburn Rovers | 40 | 2 |
2006-07 | Norimberga | 15 | 1 |
2007-09 | Bayer Leverkusen | 36 | 1 |
Copyright © 2006 Calciobidoni.it — Le Meteore e i Bidoni del calcio italiano | Webmaster Cristian Vitali
Qualsiasi materiale pubblicato (testi ed immagini) può essere riprodotto a condizione che venga citata la fonte — Calciobidoni.it |