Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.
Johnny Douglas Ekstroem
Orgryte (Svezia)
05/03/1965
Attaccante
Ala Sinistra
Empoli,
Reggiana
7,5
Simpatico
Professionista simpatico ed esemplare con scarsa vena
08/08/2009
di Cristian Vitali
Il simpatico Johnny Ekstroem è uno di quei calciatori che non si sa bene come definire: se un buon giocatore che ha disputato una carriera al di sopra delle proprie effettive capacità, oppure uno di quei campioni annunciati che però non riescano mai a “sbocciare” definitivamente, diventando quindi la classica promessa non mantenuta. L’idea che nell’immaginario collettivo si ha del buon Johnny in Italia non è assolutamente negativa – anche perché dimostrò di essere una brava persona, che sapeva farsi voler bene, senza dar mai adito a polemiche, da perfetto professionista – tuttavia i numeri non parlano certo in suo favore. Giunse in Ottobre all' aeroporto di Pisa con dieci giornalisti svedesi al seguito. Ma, riassumendo, in tre stagioni nel campionato italiano, da attaccante, ha segnato solo 9 gol, e non era certo una seconda scelta. Ad Empoli per lui ci furono poche luci e molte ombre. La sua partita più ricordata è indubbiamente quel mitico Empoli-Juventus finito 1-0 per i toscani, con un suo gol decisivo: il semi-sconosciuto centravanti svedese, nella stagione 1987/88, guidò il piccolo Empoli – da circa un anno affacciatosi per la prima volta nella sua storia nel massimo palcoscenico calcistico – a vincere contro la temibile Juventus di Ian Rush. Quell’anno fu la sua migliore stagione a livello personale in Italia (con 5 gol, pensa te), ma i biancazzurri scesero in Serie B, all’ultimo posto.
«Nessuno deve pensare che possa montarmi la testa. Faccio gol, per questo i giornalisti mi intervistano. Ma io, in una società piccola e familiare come quella dell’Empoli, mi sto trovando benissimo. Accanto a me, ho scoperto molti amici e mi sento come a casa. Non prometto una valanga di gol. Sarei contento di segnare quelli che bastano per salvare l’Empoli»
(Johnny Ekstroem, attaccante Empoli | «La Repubblica», 26/10/1986)
«Ero indeciso se portarlo in panchina e metterlo nel secondo tempo o se gettarlo subito in mischia. Alla fine dell’allenamento i ragazzi sono venuti nel mio stanzino e mi hanno chiesto di farlo giocare subito. Lavorando insieme, si sono accorti che è davvero un fenomeno»
(Gaetano Salvemini, allenatore Empoli | «La Repubblica», 26/10/1986)
Stagione | Squadra | Presenze | Reti |
1984-86 | IFK Goteborg | 49 | 23 |
1986-87 | Empoli | 24 | 3 |
1987-88 | Empoli | 29 | 5 |
1988-89 | Bayern Monaco | 23 | 7 |
1989-91 | Cannes | 35 | 4 |
Gen. 91 | IFK Goteborg | 34 | 19 |
1993-94 | Reggiana | 9 | 1 |
1994-95 | Dinamo Dresda | 30 | 7 |
1995-97 | Eintracht Francoforte | 34 | 7 |
1997-98 | IFK Goteborg | 8 | 1 |
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