Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.
Luis Silvio Danuello
Julio Mesquita (Brasile)
28/01/1960
Centrocampista
Ala Destra
Pistoiese
10
Leggendario
Il “bidone” per eccellenza, “meteora” per antonomasia
12/03/2006
di Cristian Vitali
Nell’estate del 1980 la Pistoiese si appresta a disputare per la prima e unica volta nella sua storia il campionato di Serie A. Per l’occasione i dirigenti della societa’ toscana, abbagliati dalle trasferte dei talent-scout dei grandi club, decidono di intraprendere a loro volta un viaggio in America Latina alla ricerca di un gioiellino ancora nascosto da schierare nella massima Serie appena conquistata. Fu cosi’ che il Presidente della Pistoiese Marcello Melani affido’ tale arduo compito a Beppe Malavasi, allenatore in seconda della squadra. Il tecnico parte per il Brasile e “scova” Luis Silvio Danuello: torna quindi in Italia, entusiasta, e convince il nuovo allenatore Lido Vieri – alla sua prima esperienza in panchina – a farlo acquistare dalla società, che sborsa una cifra ragionevole, 170 milioni di Lire. L’arrivo del brasileiro, cresciuto nel Marilia (con cui vinse la Taça San Paolo, il campionato giovanile brasiliano), chiuso nel Palmeiras, poi prestato al Ponte Preta, suscito’ a Pistoia molto entusiasmo. Vennero le prime amichevoli, la Coppa Italia, il precampionato. Luis Silvio, attesissimo, comincio’ pero’ ben presto a deludere tutti. Sulla base di cio’, e’ doveroso fare una premessa: le ragioni di questa delusione nascono da un clamoroso ed imbarazzante equivoco. La societa’ arancione cercava un centravanti, una punta capace di assicurare un buon numero di gol per centrare la salvezza: ma Luis Silvio era invece una ponta, come si dice in portoghese, vale a dire una promettente ala destra pura capace di svolgere diligentemente il suo compito, e cioe’ di macinare chilometri sulla sua fascia di competenza per poi crossare al centro dell’area avversaria. Ma la Pistoiese non poteva permettersi il lusso di un’ala: a quei tempi, le squadre che lottavano per salvarsi giocavano con un solo attaccante: per riparare l’errore, pertanto, in Ottobre fu acquistato dal Catanzaro il bomber Vito Chimenti.
«Luis Silvio? Non so chi sia»
(Luis Vinicio, allenatore Avellino)
«Sono un tipo che si muove e che punta deciso verso le porte avversarie. Il vostro è un calcio di forza e di temperamento, non di abilità come in Brasile. Forse questa è la mia unica preoccupazione. Temo un pò di rudezza dei vostri difensori, ma vedrò di adattarmi. Il contratto dura un anno, spero sia il tempo sufficiente per dimostrarvi quanto valgo»
(Luis Silvio Danuello, centrocampista Pistoiese | «La Stampa», 14/01/1980)
«Sono in gran forma e lo dimostrerò. Posso mettermi al più presto a disposizione della Pistoiese. Di solito gioco ala destra, ma so disimpegnarmi anche in altre posizioni offensive. Sono un tipo che si muove e che punta deciso verso le porte avversarie»
(Luis Silvio Danuello, centrocampista Pistoiese | «La Stampa», 14/01/1980)
«Punto sui dribbling, i vostri difensori dovranno essere molto veloci nel marcarmi»
(Luis Silvio Danuello, centrocampista Pistoiese | «La Repubblica»)
Stagione | Squadra | Presenze | Reti |
1978-79 | Marilia | 1 | - |
1979-80 | Palmeiras | 15 | 2 |
Mar. 80 | Ponte Preta | 17 | 4 |
1980-81 | Pistoiese | 6 | - |
1981-86 | Botafogo | ||
1986-87 | Nàutico | 10 | 2 |
1987-89 | San Jose’ | 34 | 7 |
1989-90 | Maringa’ |
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