Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.
Dariusz Adamczuk
Stettino (Polonia)
20/10/1969
Centrocampista
Esterno Sinistro
Udinese
8
Oscuro
Ombra per nulla minacciosa del connazionale Kozminski
08/08/2009
di Cristian Vitali
Dariusz Adamczuk, che vantava già una discreta carriera internazionale avendo militato anche in Germania e in Inghilterra, pare che arrivò in Italia nell’ambito della trattativa intavolata per portare a Udine il più conosciuto Marek Kozminski che infatti, pur non essendo un fenomeno, rimase in Friuli per molto più tempo di lui (proseguì infatti in seguito la sua carriera sempre in Italia vestendo anche le maglie di Brescia ad Ancona), dimostrando di essere un valido gregario, utile alla causa difensiva. Entrambi giunsero probabilmente sulla scia tracciata nella stagione precedente da Chakowksi. Invece Adamczuk, centrocampista esterno (questo dato è conosciuto solo grazie agli Almanacchi storici del calcio), rimase in bianconero per pochissimo tempo, giocando appena due partite. Cresciuto nel club polacco del Pogon Stettino, squadra della sua città natale, di lui non si sa praticamente nulla, tant’è che anche in Italia non ha sicuramente lasciato tracce del suo passaggio.
Eppure non peccava di inesperienza, visto che nella sua carriera ha vestito, tra le altre, le maglie dell’Eintracht di Francoforte (Germania), del Belenenses (Portogallo), del Dundee e dei Rangers (Scozia), e con la Nazionale polacca ha collezionato 11 presenze e 1 gol tra il 1992 e il 1999. Si pensi che ha anche giocato titolare nella gara vinta dall’Udinese all’Olimpico contro la Roma il 23 Gennaio 1994 (ma fu sostituito all’inizio del secondo tempo dal difensore Stefano Rossini). Con la Nazionale Under 23 ha invece preso parte, vincendo la Medaglia d’Argento, al torneo di calcio delle Olimpiadi di Barcellona 1992. Il periodo migliore della sua carriera corrisponde senz’altro alla sua permanenza in Scozia, a Glasgow, sponda Rangers: con quella maglia vince un Campionato e una Coppa di Scozia (2000). La leggenda narra che svolgesse come occupazione principale il lavavetri di professione, e che dopo due mesi di fila a pulire finestre in Friuli, il nostro Dariusz si stancò poiché voleva giocare anche lui; gli fu data fiducia, e pare che per questo motivo dopo sole due settimane le vetrate lo accolsero di nuovo. Ha quindi appeso le fatidiche scarpe al chiodo nel 2003. AGGIORNAMENTI — Nel 2006 è ritornato a giocare per una stagione nel Pogon Stettino Nowa - di cui fu il co-fondatore assieme a Grzegorz Matlakiem - nella seconda serie polacca. Nel Giugno 2008 è stato nominato Vice-Presidente. Il 20 Giugno 2010, a causa di problemi finaziari del club, ha iniziato ad allenare in prima persona. Un attivista a tutto campo, insomma. Aspettiamo che svolga anche le mansioni di magazziniere.Stagione | Squadra | Presenze | Reti |
1988-92 | Ajax | - | - |
1992-93 | Anderlecht | - | - |
1993-96 | Feyenoord | 8 | 1 |
1996-97 | Groningen | 9 | - |
1997-98 | Cambuur Leeuwarden | - | - |
1998-99 | FC Dordrecht | 7 | - |
Gen. 99 | Real Madrid B (C) | ||
2000-01 | Zamora (B) | ||
Gen. 01 | Mostoles | ||
2001-04 | Inattivo | ||
2004-05 | Milan | - | - |
2005-06 | Lecco (C2) | 1 | - |
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